Fiorentina, l’Atalanta preme per avere Gonzalez: Retegui o Berardi i possibili sostituti
Per il centrocampo in attesa di Tanner Tessmann si guarda anche a Lovric
FIRENZE. Le ore della riflessione per decidere come muoversi e dove intervenire. Sul mercato, ovviamente, che finora ha portato Kean, Pongracic e Colpani a Firenze, ma tutto nel piano di un rinnovamento generale che produrrà una Fiorentina sostanzialmente differente dall’ultima. Intanto, si è aperto il “fronte” Gonzalez: l’Atalanta ha intenzioni serie per l’argentino, ma i dirigenti viola vogliono capire quelle di Nico e lo faranno al rientro del calciatore al Viola Park previsto per domenica. E se tutto considerato e messo insieme venisse fuori la trattativa, il punto d’arrivo fissato sarebbe non inferiore ai quaranta milioni, sempre ricordando che Commisso ne ha rifiutati quarantatré un’estate fa dal Brentford: Berardi o Retegui i nomi in cima alla lista dei possibili sostituti di Gonzalez. Tanner Tessmman è ogni giorno più vicino (l’offerta al Venezia è salita fino a 5,5 milioni con i bonus), ma senza le firme indispensabili anche perché l’americano è impegnato ai Giochi di Parigi e a distanza i dettagli sono più difficili da sistemare, compresi quelli con gli agenti. Oggi o domani, nel senso prima o dopo, ci sarà la fumata bianca perché così vogliono tutte le parti in questione e davvero ora sarebbe una sorpresa non vedere Tessmann in viola. Dato lo statunitense in arrivo, a centrocampo Palladino chiede e vuole un altro rinforzo di qualità/quantità: Lovric farebbe al caso suo e della Fiorentina, però la distanza economica con l’Udinese non induce a un ottimismo immediato, mentre McKennie e Casadei rimangono suggestioni complicate. In qualche modo a proposito di mercato, ieri il Centro di Coordinamento Viola Club ha preso posizione con una nota sul proprio sito: «Siamo al 31 luglio 2024, al giro di boa del calciomercato, a 17 giorni dall’inizio ufficiale della nuova stagione constatiamo che il lavoro da fare è molto, sia dal punto di vista “quantitativo” che soprattutto “qualitativo”».