Truffe agli anziani a Firenze, 83enne smaschera il falso poliziotto e lo mette in fuga
Un 43enne si finge agente, entra in casa di un’anziana in zona viale Europa e tenta di portarle via i gioielli. La donna però si insospettisce, reagisce e fa scattare l’allarme: il truffatore rintracciato e denunciato dalla polizia
FIRENZE A 83 anni ha avuto il sangue freddo che spesso manca anche ai più giovani. Ha capito che qualcosa non tornava, ha strappato il bottino dalle mani del truffatore e ha iniziato a gridare. Così una donna fiorentina, residente nella zona di viale Europa, nel pomeriggio di giovedì ha mandato a monte l’ennesimo tentativo di truffa agli anziani: un copione collaudato, studiato nei dettagli, che questa volta però si è incrinato davanti all’istinto e alla lucidità della vittima.
Tutto comincia con una telefonata. Dall’altro capo del filo, una voce calma, sicura: «Siamo della polizia, sua auto risulta coinvolta in un furto in gioielleria». Un pretesto classico. Per “verificare”, le viene detto, è necessario controllare i gioielli presenti in casa. «Arriverà un agente», garantiscono. E l’agente arriva davvero. Si presenta alla porta poco dopo, tesserino mostrato in fretta, modi sbrigativi. In camera da letto chiede i preziosi, li prende uno a uno e li infila in una busta di plastica, poi nello zaino.
È in quel momento che l’anziana sente l’inganno. Forse un gesto, forse uno sguardo. Recupera d’istinto il sacchetto, alza la voce, chiede spiegazioni. Il falso poliziotto capisce che il gioco è finito: scappa di corsa, prima però la chiude a chiave nella stanza. Lei non si arrende, esce sul balcone e urla finché un vicino non la sente e chiama il 112. Intervengono anche i vigili del fuoco per forzare l’ingresso.
Nel frattempo, la centrale operativa passa al setaccio le telecamere: un uomo arriva al palazzo in taxi, poi dopo pochi minuti fugge a passo veloce. Le pattuglie stringono il cerchio. La cattura scatta in via Valfonda, vicino alla fermata dei taxi: è un 43enne, ora denunciato per tentata truffa aggravata. Per lui anche il foglio di via da Firenze.
Alla donna resta lo spavento, ma anche l’orgoglio di aver reagito. «Non mi convinceva», avrebbe detto. Ed è proprio da quelle crepe di dubbio che, stavolta, la truffa è crollata.
