Firenze, cassiera violentata nel bagno dell’Esselunga: urla e mette in fuga l’aggressore. Sciopero e presidio a Novoli
Tentato stupro nel supermercato di via di Novoli: una 30enne riesce a fuggire grazie alle grida. Oggi lavoratori in sciopero e presidio con la Filcams Cgil: «Situazione inaccettabile, la sicurezza è un obbligo»
FIRENZE Una cassiera di trent’anni, un bagno del supermercato, un uomo che la segue e tenta di aggredirla. È successo sabato nel tardo pomeriggio all’Esselunga di via di Novoli. Le urla della donna attirano l’attenzione di clienti e colleghi. L’aggressore fugge. Lei viene soccorsa, accompagnata al pronto soccorso, poi denuncia tutto ai carabinieri. Da quella porta chiusa, in pochi secondi, è passata la paura più grande.
Il presidio dopo il tentato stupro
Questa mattina davanti al punto vendita la normalità si è fermata. Saracinesche alzate a metà, corsie semivuote, e fuori un presidio della Filcams Cgil con lavoratrici e lavoratori in sciopero. Bandiere, cartelli, volti tesi. «È l’ennesima aggressione verso i dipendenti - accusa il sindacato - da anni segnaliamo una situazione critica ad azienda e istituzioni. Ora si è arrivati a un tentativo di stupro. La sicurezza non è un’opzione: è un obbligo di legge».
La mano sulla bocca
Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe spinto la cassiera all’interno del bagno, tentando di bloccarla e mettendole una mano sulla bocca per evitare che urlasse. Ma la donna è riuscita a reagire e a sfuggire alla presa dell’aggressore ed ha gridato. Chi era nel supermercato ha capito che stava succedendo qualcosa di grave. L’aggressore è scappato prima che potesse essere fermato. La vittima, sotto choc, è stata visitata in ospedale. Oggi non tornerà a Novoli: per lei è stata disposta la ricollocazione in un altro punto vendita.
I precedenti
Il caso riapre una ferita che a Novoli non si è mai davvero chiusa. Furti, minacce, aggressioni verbali sono diventate negli anni una costante quotidiana per chi lavora dietro alle casse. «Basta rimpalli di responsabilità - insiste la Filcams - non sono stati fatti passi significativi per migliorare la sicurezza». Il presidio resta davanti alle vetrate come un confine tracciato con decisione, una linea oltre la quale, dicono i lavoratori, non si può più tornare indietro.
La posizione di Esselunga
Poco dopo il presidio arriva anche la posizione di Esselunga: «In merito all'episodio avvenuto l'altra sera presso il negozio di Novoli, all'interno dei servizi igienici, che ha visto una nostra collaboratrice vittima di molestie da parte di un individuo esterno all'azienda, desideriamo innanzitutto esprimere la nostra piena vicinanza alla collega coinvolta. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine e i sanitari del 118. La nostra priorità in questo momento è la collega, e l'azienda le sta offrendo tutto il supporto necessario con la massima attenzione». In merito alla protesta, l’azienda precisa: «Rispettiamo profondamente le preoccupazioni dei lavoratori - aggiunge l'azienda in una nota - e restiamo disponibili al dialogo, come sempre, con spirito costruttivo e trasparente. Desideriamo, inoltre, ribadire la piena disponibilità a collaborare con le autorità competenti».
