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Firenze, raid vandalico all’Itis Meucci. La preside: «Una devastazione»


	Uno dei danni provocati all'Itis Meucci
Uno dei danni provocati all'Itis Meucci

Qualcuno si è introdotto nella scuola, che era occupata, e ha provocato ingenti danni. Tentativo di intrusione anche al vicino Istituto Galilei

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FIRENZE. Un atto vandalico senza precedenti ha colpito l'Itis Antonio Meucci di Firenze, in via del Filarete, nella notte tra il 20 e il 21 ottobre, durante l'occupazione studentesca avviata il giorno precedente. Ignoti, probabilmente esterni all'istituto, si sarebbero introdotti nell'edificio approfittando della ridotta presenza di studenti, devastando completamente diversi locali della scuola. La scena che si è presentata a docenti e personale Ata al momento del sopralluogo mattutino è stata definita una vera e propria ''devastazione'': banchi distrutti, monitor infranti, distributori automatici scassinati, tubature danneggiate e interruttori della rete smontati. La dirigente scolastica, Maria Patrizia Bettini, ha parlato di danni molto gravi, al punto da ipotizzare, nei prossimi giorni, un'organizzazione delle lezioni a turni per garantire la continuità didattica. A denunciare per primi l'accaduto sono stati proprio gli studenti occupanti, che avevano avviato la protesta per denunciare le condizioni fatiscenti dell'edificio e i ritardi nella costruzione del nuovo polo scolastico Meucci-Galilei. Dopo aver scoperto i danni, hanno subito avvisato le forze dell'ordine, intervenute per avviare le indagini.

Non si esclude alcuna pista sulla matrice del gesto, che

appare isolato ma di forte impatto.

Episodi simili, seppur di minore entità, hanno interessato nella stessa notte anche l'Istituto Galilei, situato nelle vicinanze, mentre le occupazioni pacifiche continuano regolarmente in altri istituti fiorentini come il Peano e l'Alberti.

In particolare, sempre la scorsa notte, due giovani di 21 anni sono stati sorpresi dalla polizia all'interno di un cantiere adiacente all'Istituto scolastico "Galileo Galilei" di via di Scandicci, dove era in corso un'occupazione studentesca. I due, non iscritti alla scuola e già noti alle forze dell'ordine, sono stati denunciati a piede libero: uno per porto abusivo di armi, l'altro per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità.

A lanciare l'allarme sono stati proprio gli studenti presenti all'interno dell'edificio, insospettiti dalla presenza di estranei. Sul posto sono intervenute prontamente le volanti della Questura, che hanno individuato i due giovani nel vicino cantiere. Alla vista degli agenti, i due hanno tentato la fuga, ma sono stati rapidamente fermati. Durante il controllo, uno dei due è stato trovato in possesso di un tirapugni, successivamente sequestrato. Secondo la polizia non è emerso alcun movente politico dietro l'episodio.

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