Il Tirreno

Firenze

Il caso

Firenze, i genitori della scuola Hugo bloccano il traffico: «Vogliamo più sicurezza per i nostri figli»

di Giulia Poggiali
Firenze, i genitori della scuola Hugo bloccano il traffico: «Vogliamo più sicurezza per i nostri figli»

La protesta in via della Scala contro rapine e aggressioni ai danni degli studenti

3 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE.  Un cartello scritto in italiano e in francese, quello alzato in aria da una mamma di un alunno della Victor Hugo. La scuola, a pochi passi dalla stazione, è frequentata da famiglie francesi e italiane che da mesi denunciano alcuni fatti, inaccettabili, che impauriscono proprio i bambini e i ragazzi che si recano a lezione. E così, dopo il flash mob di Borgo Ognissanti, genitori, insegnanti e alcuni studenti, armati di cartelloni e fischietti, hanno bloccato il traffico di via della Scala per mezz'ora, poco dopo l'ultima campanella, seguendo l'esempio del comitato fiorentino.

Nessuno dei presenti ha intenzione di smettere di richiedere maggiore sicurezza. Sono numerosi gli episodi denunciati dai genitori che vedono coinvolti i ragazzi e le ragazze dell'istituto francese, tra cui commenti sgradevoli, rapine e lanci di pietre. Per non parlare di chi si rende protagonista di atti osceni davanti ai bimbi e di altri soggetti che si dedicano allo spaccio e al consumo di crack sotto gli occhi dei bambini, anche in pieno giorno. «Abbiamo raccolto tante segnalazioni via mail da parte dei genitori, per questo abbiamo deciso di unirci alla protesta e far sentire anche la nostra voce – racconta una delle organizzatrici del flash mob, Benedetta Angioni –. I commercianti hanno le vetrine spaccate ogni giorno, i residenti hanno i finestrini delle auto distrutti e sul portone della scuola spesso ci sono degli escrementi. Alcune strade sono diventate pericolose, ma il tragitto da casa a scuola non deve intimorire». Un'altra richiesta che potrebbe ridurre il degrado e allontanare i disturbatori è un'illuminazione più efficiente: «Ci vorrebbe anche un po’ più di illuminazione: ci sono strade qui vicino come via Bernardo Rucellai che sono buie, i ragazzi escono da scuola alle 17,30 e non si sentono sicuri», spiega sempre Benedetta Angioni.

Maggior presidio da parte delle forze dell'ordine è quanto viene chiesto a gran voce dai genitori.

Un' istanza condivisa anche dai comitati presenti, ovvero Palomar via Palazzuolo, Associazione Borgognissanti, Cittadini Attivi San Jacopino e Comitato San Jacopino: tutti uniti per sostenere la lotta alla microcriminalità che affligge le vie adiacenti alla stazione. A diffondere la voce dei genitori della scuola, il presidente dell'Associazione Borgognissanti Fabrizio Carabba che lancia di nuovo un appello alle amministrazioni locali e nazionali: «Sono arrivati a toccare anche i bambini e ciò è inaccettabile. Ormai è da luglio che portiamo avanti questa battaglia per la sicurezza. Adesso si è unita anche questa scuola. Un fiore all'occhiello della nostra città e se anche i genitori degli alunni protestano, significa che siamo in una brutta situazione. Signori politici, provvedete perché altrimenti non sappiamo dove andremo a finire».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Italia mondo
Il caso

Si lancia da 40 metri al Duomo: il corpo è quello di Emanuele De Maria, il detenuto evaso che aveva accoltellato un uomo in hotel. Trovata morta la collega

Sani e Belli