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Nuovo rinvio: la moschea di Firenze sarà sgomberata a luglio

Nuovo rinvio: la moschea di Firenze sarà sgomberata a luglio

L'imam Izzedin Elzir: «Ringraziamo tutti quanti di questa collaborazione, si potevano evitare tutti questi momenti difficili, in particolare per la comunità islamica ma anche per la città di Firenze»

08 giugno 2023
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FIRENZE Ancora un rinvio per lo sgombero della moschea di Firenze dalla sede in piazza dei Ciompi, che era stato fissato per questa mattina. Infatti, le parti hanno concordato la data del prossimo 12 luglio entro la quale comunità islamica e proprietà, il fondo pratese Finvi, dovrebbero siglare un accordo per stabilire modalità e tempistiche del rilascio dell'immobile.La comunità islamica sta acquistando uno spazio di proprietà della banca Intesa San Paolo nella adiacente via Martiri del popolo dove, al termine dei lavori di ristrutturazione, si trasferirà la moschea.

«Ufficialmente - spiega l'avvocato della comunità islamica, Lorenzo Garofalo - ancora non abbiamo una data certa dell'incontro, ma di sicuro entro il 12 luglio, la nuova data di accesso esecutivo. Entro quella data abbiamo tempo per vederci. Sono stato contattato dopo uno scambio di email dal legale del fondo Finvi e abbiamo valutato finalmente l'opportunità di sedersi a un tavolo per decidere come uscirne, con quali modalità e in che tempi».

«La situazione - prosegue l'avvocato Garofalo - è molto più serena, sono tutti molto più rilassati perché la comunità ha trovato un nuovo luogo, che chiaramente ancora non è agibile, ci sono ancora da fare passaggi burocratici e vari lavori. Però siamo felici al momento di aver trovato una soluzione concreta, nel quartiere che più ci piace, ci rappresenta, dove tutti ci vogliono bene: è la soluzione migliore che potevamo auspicare. Ma fino a quando la struttura acquistata non sarà agibile - conclude - abbiamo la necessità di continuare con l'esercizio del diritto di culto, questo è quello che chiediamo».

L'imam Izzedin Elzir aggiunge: «Ringraziamo tutti quanti di questa collaborazione che realmente era il nostro obiettivo dall'inizio, si potevano evitare tutti questi momenti difficili, in particolare per la comunità islamica ma anche per la città di Firenze. Siamo contenti che stiamo andando avanti con i pagamenti del nuovo locale in via Martiri del popolo, spero di chiudere presto la pratica e sia agibile perché dobbiamo fare dei lavori interni. Stiamo cercando di correre anche per lasciare giustamente gli spazi al proprietario».

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