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Multe, a Firenze un tesoretto da 117 milioni: FdI attacca, il Comune tira dritto

di Luca Gasperoni
Multe, a Firenze un tesoretto da 117 milioni: FdI attacca, il Comune tira dritto

Nei giorni della polemica annunciate altre 500 sanzioni in sette giorni: «La giunta deve fare qualcosa per cessare questo stillicidio ai danni dei turisti e dei fiorentini»

07 giugno 2023
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FIRENZE. Un tesoretto comunale da 117 milioni di euro, frutto di tutte le multe in città, dove spiccano i 71 milioni incassati per violazioni del codice della strada, somma praticamente raddoppiata nel corso degli ultimi quattro anni. Con le sanzioni degli autovelox a fare la parte del leone, 23 milioni di euro, che portano Firenze in cima alla classifica nazionale. Dopo mesi di accuse e scontri politici si delineano i contorni della vicenda “multificio” che torna ad agitare i sonni di Palazzo Vecchio.

A rivelare il boom delle multe in città sono i consiglieri di FdI, Jacopo Cellai e Alessandro Draghi che hanno scavato in fondo ai bilanci comunali: «117 milioni inseriti in bilancio consuntivo 2022, di cui 71 già incassati: questi i veri numeri delle multe a Firenze. Numeri clamorosi che devono spingere la giunta Nardella a una riflessione». E così proprio nel giorno in cui Palazzo Vecchio sottolinea i risultati dei recenti controlli in centro storico, con oltre 500 sanzioni nell’arco di una settimana, riprende quota la discussione sulle multe. Nel bilancio consuntivo 2022 Palazzo Vecchio mette nero su bianco la crescita, ben al di là delle previsioni, dei proventi derivanti dall’attività di repressione degli illeciti: «A fronte di uno stanziamento iniziale di 87,5 milioni la previsione finale si è assestata a 117 milioni». Di questa somma che include le multe fatte a tutti, incluse le imprese e le amministrazioni pubbliche, salta all’occhio il contributo dei cittadini con 84 milioni suddivisi in maniera inequivocabile: 71 milioni frutto delle violazioni del codice della strada, 13 milioni da altre irregolarità/illeciti come ad esempio infrazioni dei regolamenti comunali (500.000 euro), condoni edilizi (45.000) e sanzioni amministrative in materia ambientale, istruzione e sport (158.000) e così via. Senza dimenticare la dimensione dei rimborsi legati ai vari costi sostenuti per accertare e segnalare le violazioni stradali: dal bilancio emerge che nell’ultimo anno le notifiche delle infrazioni sono costate 11 milioni di euro a cui si aggiungono 2,5 milioni per persone residenti all’estero e 2,7 milioni per il servizio rimozione/depositeria. Mentre per la prevenzione e la messa in sicurezza stradale sono stati destinati 46 milioni dei 71 incassati.

Numeri che rendono bene la dimensione del fenomeno, cresciuto in maniera improvvisa in città dopo la pandemia. Nel bilancio 2019, infatti, a fronte di 46,3 milioni di euro di entrate derivanti da sanzioni ai fiorentini l’incasso relativo alle violazioni del codice della strada si fermava a 38,7 milioni di euro. L’anno successivo un piccolo rialzo, 43 milioni di multe per violazioni stradali, un passo indietro nel 2021 con 38,6 milioni infine il balzo in avanti nel 2022. «Firenze oggi – spiegano i consiglieri FdI - è medaglia d’oro per le multe da autovelox (23 milioni) ma ha un grosso problema globale riguardo alla quantità di sanzioni. Lo ripetiamo da anni: le corsie preferenziali, specie alcune come quella di via Nazionale, dovrebbero essere dotate di display che indicano il divieto, altrimenti si trasformano in trappole». Insomma, concludono Cellai e Draghi, «non si possono attribuire tutte le colpe ai guidatori indisciplinati, altrimenti siamo davvero fuori dalla realtà. La giunta Nardella deve intervenire concretamente per migliorare la sicurezza delle strade di Firenze e per cessare questo stillicidio ai danni di fiorentini e turisti».


 

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