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Calcio Serie B

Empoli rimontato a Modena: non basta il vantaggio di Ceesay

di Paolo Nencioni

	Gli azzurri festeggiano Ceesay dopo il gol (foto Empoli Fc)
Gli azzurri festeggiano Ceesay dopo il gol (foto Empoli Fc)

Il problema degli azzurri, a porta aperta da 19 partite, è la difesa. Un rigore dato dal Var spiana la strada alla capolista e finisce 2-1

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EMPOLI. Il Modena capolista ha guadagnato finora 8 punti da situazioni di svantaggio e l’Empoli ne ha persi altrettanti da situazioni di vantaggio. La sfida del Braglia vinta in rimonta dagli emiliani per 2-1 si può sintetizzare anche così. Se la rispettiva propensione delle due squadre a reagire allo svantaggio o a farsi rimontare fosse anche solo dimezzata Empoli e Modena sarebbero praticamente sullo stesso piano. Ma coi “se” non si vincono le partite e tanto meno i campionati. Dunque un’altra possibile e brutale sintesi è che l’Empoli, a porta aperta da 19 partite (ultimo clean sheet lo 0-0 di marzo col Cagliari), ha un problema in difesa. Hai voglia di predicare, come fanno quasi tutti gli allenatori, che non è una questione di singoli e che bisogna difendere di squadra, ma quando al 66’ arriva il cross di Santoro che deciderà la partita e un tenero Moruzzi si fa spostare da un deciso Tonoli non c’è predica che tenga. Lì un terzino o un laterale di centrocampo quella palla non la lascia di testa a un avversario che non ha quasi bisogno di staccare. Semplicemente lo contrasta e possibilmente la prende, ma certo non concede quella conclusione.

Fino a quel momento l’Empoli aveva fatto la sua parte, anche di più. Era andato in vantaggio al 22’ con una perla di Ceesay, al secondo centro stagionale, bravo a eludere Adorni a centrocampo e poi ad approfittare della scarsa pressione difensiva dei “canarini” per piazzare un diagonale chirurgico alle spalle di Chichizola. Ma soprattutto gli azzurri non avevano concesso un tiro in porta all’attacco più prolifico del campionato. O meglio, il tiro gliel’hanno concesso al secondo dei due minuti di recupero del primo tempo, quando l’arbitro Tremolada, richiamato dal Var, ha assegnato un calcio di rigore ai padroni di casa per un fallo di mano di Ghion, voltato di spalle, su un tiro di Santoro. Gliozzi non si è fatto pregare e nel secondo tempo è stata un’altra partita, molto simile a quella vista cinque giorni fa al Castellani contro il Venezia, con gli avversari padroni del campo. L’Empoli non ha più avuto la forza di imporre il proprio gioco e alla fine, se anche non ci fosse stato quel colpo di testa di Tonoli troppo facile, forse un altro gol lo avrebbe preso lo stesso. Nel finale si sono rivisti in campo sia Pellegri che Popov, ma non hanno avuto palloni giocabili, e ora Dionisi si trova nella scomoda posizione di avere ampia scelta in attacco e poca scelta in difesa, dove servirebbe. A meno che non decida di cambiare sistema di gioco, ma ha già detto che la squadra è stata costruita per giocare in questa maniera, che finora non ha portato molti frutti.

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