Certaldo, parapiglia sul parquet: sconfitta a tavolino e squalifiche
La decisione del giudice sportivo sulla partita di serie C tra Virtus Certaldo e Bottegone, sospesa dagli arbitri per il caso scoppiato a meno di 7 minuti dalla fine. Decretato il ko per entrambe le squadre col risultato di 0-0.
CERTALDO. Nel basket il pareggio non esiste. O meglio, esiste ma non è un finale possibile: se allo scadere del tempo il punteggio fotografa una parità, si va al supplementare. Stavolta però la partita è finita 0-0, un risultato che equivale a una sconfitta a tavolino per entrambe le squadre, oltre che per il fair play. È quanto deciso dal giudice sportivo sulla sfida Virtus Certaldo-Bottegone di serie C, scontro diretto per la salvezza andato in scena venerdì sera 21 novembre al palazzetto dello sport di Certaldo e sospeso a 6 minuti e 42 secondi dalla fine (sul punteggio di 66-54 per i padroni di casa) per il parapiglia scoppiato sul parquet che, in un modo o nell’altro, ha visto coinvolti gran parte dei tesserati delle due compagini.
La ricostruzione
All’origine del caos una "lite" tra due giocatori a ridosso della panchina casalinga, poi l’arrivo di un terzo atleta (di Bottegone) e il colpo sferrato a colui che aveva appena spintonato il suo compagno, andato poi a farsi refertare al pronto soccorso. Da lì la confusione più totale, con squadre e staff in campo e qualche tensione anche sugli spalti. Quando gli animi si sono poi placati, gli arbitri hanno comunque deciso di non riprendere l’incontro, rimasto congelato - come scritto domenica dal Tirreno - in attesa del provvedimento adottato lunedì 24 novembre dal giudice sportivo Chiara Pezzini.
Il provvedimento
La giudice, in applicazione del regolamento, ha decretato la perdita della gara per entrambe le squadre «per incidenti sui campi di gioco, tali da impedire il completamento della gara», specificando che questo «non è stato possibile in quanto tutti i tesserati (tranne uno) entravano in campo partecipando attivamente alla rissa. Gli arbitri hanno verificato che non sussistevano più le condizioni per portare a compimento la gara». Dunque la partita sarà omologata col risultato di 0-0. Un esito che penalizza maggiormente la Virtus Certaldo (peraltro ultima in classifica nel girone C) in vantaggio al momento della sospensione. Il provvedimento prevede anche sanzioni individuali: la squalifica per una partita dei due giocatori che si sono presi per primi, e per tre turni invece per il terzo in maglia ospite che «sferrava un pugno colpendo al volto un avversario».
Inibiti poi fino all’8 dicembre un accompagnatore dei padroni di casa e un dirigente degli ospiti, non tanto per il loro operato quanto per «responsabilità oggettiva del comportamento disciplinare dei tesserati iscritti a referto». Infine le multe, con entrambe le squadre destinatarie di un’ammenda di 150 euro «per comportamenti atti a turbare il regolare svolgimento della gara» e la sanzione ulteriore di 125 euro alla Virtus Certaldo per «violazione delle norme relative all’ordine pubblico sui campi di gioco». In particolare, «Forza Pubblica presente ma richiesta in una data errata (22 novembre 2025)». Resta da capire se le società faranno ricorso. Di sicuro, intanto, tutti coloro che hanno preso parte al parapiglia sono chiamati a imparare la lezione.
