Il Tirreno

Empoli

Maxi progetto

Ex Vitrum, giù il muro perimetrale: al via il cantiere di riqualificazione

di Danilo Renzullo
Per la realizzazione del maxi progetto di rigenerazione dell’ex area industriale occorreranno secondo le previsioni almeno tre anni
Per la realizzazione del maxi progetto di rigenerazione dell’ex area industriale occorreranno secondo le previsioni almeno tre anni

Empoli, parte la costruzione di un nuovo isolato: 13 palazzine, parcheggi e aree verdi

25 luglio 2024
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EMPOLI. Le ruspe, azionate ieri mattina, lasceranno la zona tra qualche settimana per lasciare il posto ad operai e mezzi che, dopo decenni, inizieranno a concretizzare quel progetto di riqualificazione dell’area rimasta per tanto tempo solo un’idea.

È partito ieri, con l’abbattimento del muro perimetrale del vecchio stabilimento industriale, il piano di trasformazione dell’ex Vitrum. Un progetto che, tra tre anni, porterà alla nascita di un nuovo isolato: 13 palazzine per un totale di 52 appartamenti, spazi commerciali, uffici, ma anche aree verdi, una piazza e parcheggi. Dopo la demolizione di qualche anno fa del vecchio stabile industriale, ieri sono partiti i lavori che daranno un nuovo volto all’area compresa tra la zona della stazione ferroviaria e il centro storico di Empoli. Il primo step, con l’inizio dell’abbattimento del muro perimetrale, è stato avviato alla presenza del sindaco Alessio Mantellassi, degli architetti Fabio Alderotti e Elena Bartali dello studio di architettura Alderotti, dell’imprenditore Giovanni Nigro della Nigro&C Costruzioni srl e di Alessandro Annunziati, dirigente delle politiche territoriali del Comune di Empoli.

Il muro, risalente all’antica costruzione di inizio Novecento, sarà abbattuto in tutto il perimetro di via Tripoli, via Giovanni da Empoli, via Curtatone e Montanara e via Bettino Ricasoli. Il cronoprogramma prevede poi la sostituzione del muro con delle barriere new-jersey con al di sopra dei pannelli per delimitare il cantiere e impedire l’accesso all’area. Nelle prossime settimane partiranno i lavori veri e propri con la rimozione dei cumuli di macerie e gli scavi per la realizzazione dei piani interrati. Secondo step, questo, che scatterà probabilmente all’inizio di autunno.

«Questa vetreria ha rappresentato la tradizione e la vocazione produttiva di Empoli – commenta il primo cittadino –. Poi però il sito era diventato un problema, per decoro e questioni di sicurezza. La proprietà ha portato avanti con pervicacia questo percorso di riqualificazione, su un progetto approvato nel 2013. È stata una vicenda lunga e travagliata, ma con l’abbattimento del muro parte finalmente il progetto. La creazione di una nuova area residenziale è un intervento che migliora la qualità dell’area, la rende più attrattiva, crea stalli per la sosta e aree verdi».

Il progetto di recupero e riqualificazione dell’area, redatto dallo studio Alderotti di Empoli per la Vitrum Srl di Prato, proprietaria dell’area, prevede la costruzione di un nuovo isolato che, oltre alle destinazioni residenziale e commerciale delle palazzine sui fronti strada, ha nel piano anche la realizzazione di una piazzetta interna. Previsti circa 5mila metri quadrati di residenze, a cui si aggiungono 1.300 metri quadrati di spazi adibiti a direzionale e commerciale. Saranno realizzate 13 palazzine diverse tra loro, ma concettualmente simili, con impiantistica completamente indipendente. Le nuove palazzine ospiteranno in totale 52 appartamenti e 12 fondi a destinazione commerciale e direzionale. Il progetto prevede l’impiego di tecniche e materiali di bioedilizia per realizzare una classe energetica elevata e garantire il contenimento dei consumi energetici. Il progetto prevede anche la realizzazione di un parcheggio esterno pubblico (su via Ricasoli) da 39 posti e uno a disposizione dei condomini e degli esercenti, sotterraneo, da cento posti. Stimati almeno tre anni di lavoro per portare a termine le opere.

Una nuova vita e soprattutto una nuova destinazione, quindi, per quella che dagli inizi del Novecento è stata una delle più importanti realtà industriali della città. Nello stabilimento, costruito nel 1902, la “Società vetraria empolese” era addetta alla produzione di articoli d’uso comune, detti “di bufferia toscana”. Nel 1913 diventa “Fabbrica di damigiane Del Vivo, Cinotti, Nannelli e Compagni Snc” e nel 1915 prende il nome definitivo di Vitrum. Nel 1930, con quella di bufferia toscana e di bottiglie, inizia anche la produzione di lastre da finestre. Produzione che va avanti fino al 1984, quando – nel mese di aprile – la Vitrum chiude. A 40 anni di distanza, per quell’area inizia una nuova vita. l


 

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