Il Tirreno

EMPOLI. Sarà la casa dell’Empoli, ma genererà – direttamente o indirettamente – ricadute economiche su tutto il territorio. Con un impatto che potrebbe aggirarsi attorno ai cento milioni di euro. Il futuro, stadio Carlo Castellani, sarà un fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva regionale e nazionale, ma anche un piccolo, grande, tesoretto per l’intera città. Strutturale, ma non solo. Il restyling dello stadio genererà un impatto di quasi cento milioni di euro e produrrà effetti positivi sull’occupazione per decine e decine di migliaia di euro.

La stima

Una stima, quella messa nero su bianco da uno studio di OpenEconomics, che deriva da tutti gli investimenti avviati, in corso di concretizzazione o in fase di progettazione (in totale ammonta a circa 2,9 miliardi di euro le previsioni di spesa a livello nazionale per la realizzazione di nuovi impianti sportivi) a cui Empoli “partecipa” direttamente con il piano di restyling da 45 milioni di euro.

Il progetto

Una riqualificazione che porterà al completo rifacimento di tre dei quattro settori dello stadio, oltre all’eliminazione della pista di atletica leggera e il conseguente avvicinamento del campo di gioco alle tribune, la creazione di un’ampia area commerciale, la realizzazione di un auditorium e di parcheggi per un totale di oltre 1.300 posti auto. Ma non solo. Perché accanto all’investimento da oltre 45 milioni di euro per l’impianto sportivo, il progetto prevede anche la possibilità di realizzare un albergo nell’area oggi occupata dal Sussidiario. Eventualità (l’altra opzione è un parco pubblico) che potrebbe far lievitare gli investimenti di alcune decine di milioni generando altre importanti ricadute a livello economico ed occupazionale a beneficio dell’intero territorio.

Lo studio

Secondo l’analisi condotta da OpenEconomics, società che supporta istituzioni ed imprese nella valutazione di politiche e di investimenti, la realizzazione del nuovo stadio porterà benefici per il territorio calcolati in quasi cento milioni di euro, con un aumento considerevole dell’occupazione – diretta e indiretta – nel periodo di costruzione e un giro d’affari che si protrarrà nel tempo, soprattutto grazie alla previsione di ampie aree commerciali che, negli anni, dovrebbero generare nuovi flussi occupazionali ed economici.

L’incontro

Soprattutto gli aspetti commerciali (l’Empoli avrebbe già raggiunto un accordo con una catena leader della grande distribuzione organizzata per affittare lo spazio commerciale da circa tremila metri quadrati che sarà ricavato sotto la Curva sud, mentre sono previsti altri 23 negozi su tre livelli in tribuna) saranno al centro di un incontro che si terrà tra un paio di settimane in Comune con le associazioni di categoria e le istituzionali locali per discutere di un progetto destinato a rivoluzionare il quartiere di Serravalle.

Commercio

Attenzione alle possibili ricadute sul sistema commerciale è chiesta dalle associazioni di categoria. «Sarà fondamentale gestire con attenzione sia il cantiere che l'impatto sul commercio locale. Il momento economico che stanno attraversando le piccole e medie imprese del territorio è delicatissimo. Non possiamo permetterci passi falsi», sottolinea Gianluca D’Alessio, responsabile Confesercenti di area. «È fondamentale avviare da subito un tavolo di lavoro permanente con tutti i soggetti coinvolti – aggiunge il presidente della Confesercenti di Empoli, Eros Condelli –. Quando si parla di migliaia di metri quadri con destinazione commerciale, ogni ragionamento deve partire dalle tante attività già presenti in centro storico e nelle frazioni».

«Il nuovo stadio rafforzerà l’immagine e il prestigio della città, portando tanti benefici a tutto il territorio – conclude Alessandro Costagli, presidente della Confcommercio Empolese Valdelsa –. Importante anche la previsione di un nuovo albergo, ma è opportuno capire di più sugli aspetti commerciali per non rischiare di danneggiare il sistema locale».

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