Empoli, liquido corrosivo sull’auto: intimidazione all’avvocato
Atto vandalico contro Poggianti. «Forse è stato un ex cliente»
EMPOLI. Il blitz si è consumato in pieno giorno. In una delle strade del capoluogo toscano maggiormente trafficate e in una delle aree della città più sorvegliate.
Prima l’atto vandalico all’auto, poi la fuga. Con il casco sempre ben indossato per cercare di sfuggire a possibili testimoni e ai sistemi di videosorveglianza pubblici. Il vandalo che ha attaccato l’automobile di Andrea Poggianti, capogruppo di Fratelli d’Italia-Centrodestra per Empoli in consiglio comunale, non ha però fatto i conti con gli “occhi elettronici” che sorvegliano la zona nei dintorni del Tribunale di Firenze. Quelli che hanno immortalato la scena e inquadrato la targa della moto utilizzata per compiere un atto che non solo punta ad intimidire Poggianti, ma probabilmente anche a vendicare un recente atto dell’esponente di centrodestra.
«In quello che è successo non c’è una matrice politica», tiene subito a precisare Poggianti sgombrando il campo da eventuali azioni riferibili alla sua attività e al suo impegno politico.
Nel “mirino” è finito per la sua professione. O almeno, è questa l’ipotesi avanzata dall’avvocato per cercare di far luce – insieme ai carabinieri – sull’atto vandalico subito pochi giorni fa dal professionista nei pressi del Palazzo di Giustizia di Firenze.
In pieno giorno, un motociclista si è avvicinato all’auto di Poggianti, parcheggiata nei dintorni del Tribunale, e ha lanciato del liquido corrosivo sul mezzo. Probabilmente una sostanza sverniciante, versata su gran parte del veicolo. L’azione del liquido è stata immediata: una parte della vernice della carrozzeria è stata “mangiata” dalla sostanza corrosiva. L’uomo non si è accontentato solo di colpire la carrozzeria, ma ha “distribuito” il liquido anche sul parabrezza, sugli specchietti e su alcuni finestrini del veicolo. Oltre a danneggiare altri elementi esterni del mezzo. «L’auto ha riportato danni per circa 7.200 euro», sottolinea amareggiato Poggianti. «È completamente da riverniciare e ci sono vari pezzi da cambiare», aggiunge l’avvocato. La spiacevole sorpresa nel primo pomeriggio quando Poggianti, al termine di una serie di udienze che lo hanno visto impegnato, ha lasciato il Tribunale fiorentino. Avvertite le forze dell’ordine, i carabinieri si sono messi al lavoro per cercare di far luce sull’episodio e risalire all’autore dell’atto vandalico. Dalle telecamere installate su viale Guidoni, una delle arterie principali del capoluogo, i militari sono riusciti a risalire alla targa della moto. Resta invece ancora ignoto il vandalo. «Presumibilmente è un ex cliente contro il quale ho una pratica di recupero credito», spiega l’avvocato. L’uomo ha agito in mattinata.
Dopo aver fermato la moto, ha iniziato a versare il liquido sull’auto. Non ha mai tolto il casco, probabilmente per cercare di “sfuggire” agli occhi di qualche passante e di qualche possibile testimone. Non è però sfuggito agli occhi elettronici. Che lo avrebbero inquadrato, registrando l’intera azione. Individuata, in ogni caso, la targa della moto. «Una follia», commenta l’avvocato.
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