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Vada, la lettera-sfogo: da perla della costa a località dimenticata. Ed è caos al Punto Azzurro: «Qui non funziona più nulla»

di Alessandra Bernardeschi

	Uno scorcio del centro di Vada e il Punto Azzurro
Uno scorcio del centro di Vada e il Punto Azzurro

Turisti e clienti lamentano il peggioramento del servizio: «In coda per l’ombrellone. E il bar non è come un tempo»

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ROSIGNANO. Ancora malcontento espresso dai turisti frequentatori di Vada che, con una lunga lettera, segnalano alcuni disservizi: dal Punto Azzurro alla mancanza di attività ricreative ed eventi per i giovani e i meno giovani. «Da perla della costa a località dimenticata» così scrivono i frequentatori della frazione balneare.

Il caso del Punto Azzurro viene dibattuto da oltre due anni ossia da quando è stato revocato il permesso demaniale che permetteva l’affitto di ombrelloni e sdraio.

Una revoca che ha portato la Pro Loco, che gestisce l’area, ad una diversa gestione di quel tratto di spiaggia così vicina al paese. Nel bando di affidamento dell’area la Pro loco aveva presentato un progetto di riqualificazione del Punto Azzurro e dell’area; progetto che è stato rigettato dalla Sovrintendenza.

«Negli anni passati – scrivono nella lettera – avevamo diritto a un ombrellone fisso con posizione garantita, servizi bar funzionanti e organizzati, servizio di aperitivo all’ombrellone su prenotazione, docce fredde illimitate, docce calde a pagamento, spogliatoi agibili, fontanelle, lavabi specchi e servizi igienici in condizioni accettabili, una zona ombreggiata con terrazza utilizzabile per relax gioco e socialità, attività per bambini come la baby dance e il biliardino».

Dal 2023, ossia dalla revoca del permesso demaniale, secondo alcuni frequentatori la situazione è peggiorata «Ogni mattina i clienti devono alzarsi presto per assicurarsi il posto desiderato, trasformando l’inizio della giornata in una corsa agli ombrelloni.

I bagnini sono costretti a montare e smontare ogni giorno sotto la pressione delle lamentele dei clienti. A ciò si aggiunge un calo evidente dei servizi. Il Punto Azzurro 1 è chiuso e tutto il carico di presenze si riversa sul Punto Azzurro 2. La terrazza ombreggiata è occupata dai tavolini del bar rendendo impossibile usufruirne per giocare a carte o rilassarsi. L’unica area alternativa all’ombra è tra il bar e le tamerici, uno spazio caldo privo di ventilazione».

Lamentele anche per le docce e per il bar: «Il locale è piccolo e sovraffollato, con lunghe code».

Il personale si impegna, «ma non dispone delle condizioni necessarie per lavorare adeguatamente». Delusi per questa situazione viene chiesto che venga «avviata un’indagine da parte del Comune o degli organi competenti, affinché si possano ripristinare standard minimi di qualità». L’altro punto riguarda la località di Vada.

«Da oltre vent’anni scegliamo Vada insieme alle nostre famiglie per le vacanze estive, tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo impoverimento dell’offerta serale e delle iniziative di intrattenimento, con effetti negativi sia sul turismo sia sulla vivibilità del paese. Oggi i pochi negozi presenti chiudono già dopo cena e i locali terminano l’attività molto presto, lasciando di fatto ai ragazzi come unica alternativa quella di passare la serata seduti su una panchina in piazza». Ragazzi costretti a spostarsi verso Castiglioncello o Marina di Cecina. «In passato Vada sapeva offrire serate musicali, spettacoli teatrali, giochi in piazza e momenti di intrattenimento diffuso; negli ultimi anni invece le proposte si sono ridotte drasticamente, fino a limitarsi quasi esclusivamente, quest’anno, al “Vada Beach Party”, che ha riscosso un grande successo e ha dimostrato quanto la comunità risponda positivamente quando vengono organizzate iniziative di qualità».

I cittadini confidano nell’intervento del sindaco affinché si possa aprire un dialogo tra amministrazione, commercianti e cittadini, con l’obiettivo di riportare Vada a essere un luogo vivo, accogliente e capace di attrarre turisti e residenti di tutte le età. 

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