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Cecina, bufera dopo lo stop alle Frecce: «Trenitalia faccia dietrofront»

Cecina, bufera dopo lo stop alle Frecce: «Trenitalia faccia dietrofront»<br type="_moz" />

Non si placa la polemica legata alla soppressione della fermata

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Cecina Non si placa la polemica in seguito alla notizia della soppressione, da parte di Trenitalia, della fermata cecinese del Frecciabianca Roma – Torino (e viceversa) in conseguenza alla trasformazione del convoglio in Frecciarossa. E il fatto diventa terreno di lotta politica con l’Unione Comunale del Pd di Cecina che accusa di «disinteresse i parlamentari eletti nel nostro territorio nelle fila del centrodestra» e con l’onorevole di Forza Italia Chiara Tenerini che controbatte additando il Pd per quella che secondo lei è «propaganda politica fatta su un tema serio».

La questione

La questione, in breve, è la seguente: da domani i servizi Roma – Torino delle 6. 57 (treno numero 8606) e Torino – Roma delle 15. 07 (treno numero 8623) – oggi Frecciabianca – saranno effettuati da Trenitalia con Frecciarossa e le fermate toscane sono tutte confermate ad eccezione di Cecina, che resta orfana dell’alta velocità. Un’identica cosa era accaduta nel 2016 e in quel caso, dopo la levata di scudi di tutti, Trenitalia tornò sui propri passi riattivando una fermata che adesso l’azienda torna a considerare anti economica.

«Solo risparmio»

All’indignazione del Comune di Cecina per una decisione che, secondo la sindaca Lia Burgalassi, «è motivata solo da ragioni economiche e non tiene in nessun conto le esigenze di mobilità di un intero territorio, già pesantemente penalizzato dall’arretratezza del sistema dei trasporti della costa tirrenica» si è aggiunta la presa di posizione della Regione Toscana con il presidente Eugenio Giani che ha definito la scelta una «decisione unanime inaccettabile che Trenitalia deve rivedere. Siamo convinti che si debba potenziare il servizio , non diminuirlo».

«Era noto»

L’onorevole Chiara Tenerini, da parte sua, dice che non si tratta di «una decisione piovuta dal cielo. La sostituzione dei Frecciabianca con Frecciarossa e la razionalizzazione delle fermate era già stata programmata. Anzi, sarebbe dovuta scattare a dicembre. Ecco perché sorprende che qualcuno finga stupore oggi, come se non fosse stato informato». Tenerini dice poi di aver «presentato un’interrogazione parlamentare e di aver interloquito con il ministero delle Infrastrutture» ottenendo da parte sua «la disponibilità a convocare un tavolo con i vertici di Trenitalia e Rfi, al ministero, dove rappresenterò con forza le ragioni del nostro territorio. Cecina e la costa toscana meritano collegamenti efficaci e veloci».

«Altra interrogazione»

Lato Partito democratico arriva anche la reazione di Francesco Gazzetti, responsabile Infrastrutture e Trasporti del Pd Toscana, secondo cui all’interrogazione presentata dall’onorevole Marco Simiani si aggiungerà, in queste ore, un’analoga iniziativa che verrà portata avanti in Senato dal responsabile nazionale Pd delle Infrastrutture Antonio Misiani». Perché, conclude Gazzetti, «il Frecciabanca deve tornare a Cecina».l

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