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Il bomber più forte degli infortuni a 34 anni è rinato a Pietrasanta

di Massimo Guidi
Federico Mengali in azione
Federico Mengali in azione

Mengali: «Sono uno che non si arrende mai»

09 aprile 2024
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VIAREGGIO. Una carriera condizionata dagli infortuni, tanti e importanti ma dai quali Federico Mengali ha saputo sempre rialzarsi grazie a un carattere di ferro e l’amore per il calcio. E così quando in estate il Pietrasanta era andato a caccia di un centravanti in grado di portare un buon bottino di reti il diesse Baldacci e l’allora tecnico Bucci avevano messo al primo posto della loro lista proprio il bomber (oltre cento reti in carriera) nato a Pietrasanta. Tra lo scetticismo generale perché Mengali, alle soglie dei trentaquattro anni (che compie proprio oggi) era reduce da un grave infortunio: rottura del crociato del ginocchio destro, che in pratica gli aveva fatto saltare una stagione iniziata nel migliore dei modi nel Fabriano (Eccellenza marchigiana) con il quale nelle prime sette gare era andato a bersaglio cinque volte. Ma Federico appena aveva potuto rimettere la gamba a terra aveva cominciato a lavorare con grande professionalità cercando di farsi trovare pronto a tornare in campo per chi gli avrebbe dato fiducia. Lo ha fatto il Pietrasanta che Federico sta ripagando a suon di gol, tredici in campionato dei quali otto nel girone di ritorno, grazie ai quali l’undici allenato da Della Bona è arrivato a un respiro dal Viareggio.

Tanti gol sono una costante per questo attaccante prezioso anche perché sa giocare per la squadra che in carriera ha vestito le maglie di Monsummano, La Portuale, Rapallo, Civitanovese, Scandicci, Massese, Viareggio, Vado, Cuoiopelli e Tau Altopascio (con il quale due anni fa ha vinto il campionato di Eccellenza) prima di tornare a Pietrasanta dove aveva già giocato nella stagione 2012/2013 sempre in Eccellenza e sempre con Della Bona allenatore chiusa con il secondo posto nella stagione regolare e l’eliminazione in semifinale nei playoff nazionali dopo avere vinto quelli regionali a spese del Castelnuovo.

Si aspettava di tornare così forte dopo un grave infortunio?

«All’inizio mi ero un po’ demoralizzato perché mi ero dovuto fermare dopo un ottimo inizio di stagione al Fabriano. Nei giorni seguenti l’intervento subito nel gennaio dello scorso anno ho un po’ staccato ma siccome sono uno che non si arrende mai ho cominciato a lavorare tutti i giorni con l’obiettivo di tornare in campo nonostante l’età non sia più verde».

Come è nato il matrimonio con il Pietrasanta?

«Mi hanno cercato Baldacci e Bucci i quali mi hanno fatto capire che ero la loro prima scelta. E dunque ho accettato senza stare troppo a pensarci. E sono felice di avere fatto la scelta giusta perché al di là dei risultati c’è modo di lavorare in un buon ambiente».

Com’è stato il ritorno in campo?

«Faticoso e sapevo che sarei tornato nelle migliori condizioni all’inizio del 2024. Devo comunque ringraziare la società che mi ha dato fiducia e Bucci che mi ha fatto sempre giocare».

Ai tempi della Cuoiopelli mise a segno 17 reti. Va all’assalto del suo record personale di segnature?

«Da attaccante mi piace segnare ma anche giocare per la squadra. Diciamo che non ho l’ossessione del gol».

Cosa è cambiato nel Pietrasanta con l’avvento di Della Bona?

«È un allenatore di categoria superiore che ha trasmesso al gruppo la sua mentalità vincente. Ha lavorato molto anche sia sull’aspetto fisico che quello tattico. Poi gli arrivi di Ceciarini e Citti hanno innalzato il tesso tecnico di una squadra già forte la quale in avvio di stagione si era un po’ demoralizzata dopo avere perso tanti punti nei minuti finali».

Siete a meno tre dal Viareggio. A suo avviso potete fare lo sgambetto ai bianconeri?

«Io gioco sempre per vincere. Ma sarà dura perché noi dobbiamo sempre fare il massimo sperando anche che il Viareggio perda una partita».

Quale percentuale assegna alla sua squadra di poter vincere il campionato?

«Diciamo il trenta-quaranta per cento perché siamo sempre tre punti dietro e quindi come ho detto non ci possiamo permettere una stecca di qui alla fine».

Domenica voi siete a Lamporecchio e il Viareggio a Castelnuovo. Ritiene che la giornata possa essere decisiva?

«Sicuramente ci giochiamo entrambe una bella fetta di campionato contro squadre forti e in salute, sarà una battaglia per tutte e due».
 

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