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La tragedia

Viareggio, muore annegato a 21 anni: il bagno con gli amici, l’allarme e i soccorsi in spiaggia. Chi è la vittima

di Roy Lepore

	Il luogo della tragedia (foto Roberto Paglianti)
Il luogo della tragedia (foto Roberto Paglianti)

Il giovane in difficoltà dopo un tuffo dagli scogli: forse una congestione mentre faceva il bagno

01 agosto 2024
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VIAREGGIO. Tragedia nel pomeriggio di oggi, giovedì 1° agosto, di fronte al bagno Dori in Passeggiata: un giovane di 21 anni originario del Camerun, Gout Serges Gurlain, è annegato, probabilmente dopo aver avuto un malore.

L’allarme

L’allarme è stato dato intorno alle 17 da alcune ragazze che erano in mare su un pedalò a 40-50 metri circa dalla riva. Una volta chiamati i soccorsi, sono intervenuti con il pattino i bagnini del Dori e del bagno Flora, ma ormai era troppo tardi. Una volta portato il giovane a riva, i bagnini intervenuti hanno cercato di rianimarlo, così come il medico arrivato con l’ambulanza della Croce Rossa gli ha praticato le manovre necessarie per provare a salvarlo. Ma per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Cos’è successo

Secondo quanto si è potuto apprendere il ragazzo, che viveva nella zona di Barga, non era cliente del bagno: insieme con altri connazionali nel pomeriggio si trovava vicino agli scogli, quando è stato deciso di fare il bagno. Secondo i primi rilievi potrebbe essere stata una congestione a risultargli fatale. Il mare era calmo e nulla faceva presagire che potesse avvenire una tragedia del genere. Appena se ne sono accorti i bagnini sono scattati immediatamente in mare per soccorrere il ventunenne, ma il giovane aveva ormai già ingerito dell’acqua, era a testa in giù e le sue condizioni sono apparse subito disperate. Il bagnino del Dori, un ragazzo giovane, insieme al suo collega ha fatto l’impossibile.

I soccorsi e il racconto

«Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto – spiega – siamo intervenuti appena è scattato l’allarme. Il gruppo che era con il ragazzo? Non li avevamo visti prima, non sono nostri clienti». Uno di loro si era portato nella zona del bagno Dori a cercare l’amico che non vedevano tornare, ed è lì che ha scoperto quello che è avvenuto. In mare c’era anche Daniel Costantin Hosu, un ragazzo rumeno. «Ero in acqua quando le ragazze sul pedalò hanno fatto scattare i soccorsi: quando il pattino è tornato a riva ho dato anch’io un aiuto. I bagnini hanno cominciato a rianimare subito il ragazzo; è doloroso che non ci sia stata la possibilità di salvarlo».

Gli amici

Sotto l’ombrellone del bagnino del Dori c’era il gruppo di amici che erano con il ragazzo, anche adulti e bambini. Uno di loro piangeva per questa tragedia che si è consumata in un pomeriggio caldo nel primo giorno di agosto. In spiaggia i bagnanti presenti erano tutti composti, sotto i loro ombrelloni nessuno di loro ha fatto capannello incuriositi, come avviene in tanti casi, quando si verificano disgrazie simili. C’era un silenzio surreale, non si sentivano neppure le voci dei bambini, come se il tempo si fosse fermato improvvisamente per quello che è accaduto.

Il medico con l’infermiera e i volontari della Croce Rossa, mentre si allontanavano, hanno ribadito a loro volta di aver fatto tutto quello che era nelle loro possibilità per salvare il giovane. Che potrebbe aver bevuto qualcosa, al punto da provocargli un’eventuale congestione. In spiaggia per gli accertamenti di rito è intervenuto anche il personale della Capitaneria di porto, con la comandante Silvia Brini che era in stretto contatto con i militari in caserma. Una volta terminate tutte le pratiche burocratiche, e informato il magistrato di turno, c’è stato il via libera per la rimozione del corpo che è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Versilia.

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