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Turismo in Toscana, mare in affanno e boom degli affitti brevi: città d’arte e stranieri tengono a galla il sistema – Le previsioni per le feste

di Redazione web

	Irpet, gli ultimi dati sul turismo in Toscana 
Irpet, gli ultimi dati sul turismo in Toscana 

I dati dell’Irpet e Centro Studi Turistici in riferimento ai primi 9 mesi del 2025: calo del 6% negli stabilimenti balneari. Tra le strutture ricettive cresce anche il settore alberghiero di lusso

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Turismo in Toscana fra luci e ombre. Calano le presenze negli stabilimenti balneari e a trainare il settore sono di fatto le città d’arte ma solo grazie alla spinta degli stranieri che compensa un’altra flessione: quella dei turisti italiani. È quanto emerge dai dati aggiornati elaborati da Irpet e Centro Studi Turistici che si riferiscono ai primi nove mesi dell’anno. Dati che mostrano anche un boom di presenze nelle locazioni turistiche brevi, una crescita per le strutture ricettive di lusso e un calo importante delle presenze nelle strutture alberghiere, nei campeggi e nei villaggi turistici. In generale però il bilancio a settembre 2025 è col segno meno davanti: -1,9% anche se si prospetta una chiusura dell’anno in lieve crescita grazie all'andamento positivo delle festività natalizie e dalla domanda internazionale.

La crisi del mare

Come emerge in maniera chiara anche dal grafico qui sopra, le città d’arte e in misura leggermente inferiore la montagna, incidono in maniera importante sulla tenuta del turismo toscano. Le principali destinazioni d’arte – secondo i dati Irpet – hanno registrato un incremento delle presenze del 10,5%, grazie ai turisti stranieri extra-europei (+12,4%) sia europei (+10,6%). Seguono le località montane che fanno registrare un +9,6% apprezzate soprattutto dai turisti europei (+13,2%). Ma a incidere in questa frenata del turismo toscano è soprattutto il calo di presenze nelle località balneari, penalizzate dalla competizione sui prezzi e dalla flessione dei mercati europeo e nazionale. Sempre secondo l’analisi di Irpet, le presenze europee nelle località balneari hanno registrato un -6,4%, quelle dei toscani un -8,3% e quelle degli italiani non residenti in Toscana il -5,1%.

Boom degli affitti brevi

Per quanto riguarda le strutture ricettive a crescere sono soprattutto le locazioni turistiche brevi (+20,9%) seguite dagli alberghi 5 stelle (+6,5%) che si confermano una delle opzioni più competitive sul mercato. Tutte le altre tipologie – sempre secondo l’Irpet – registrano un calo di presenze, in particolare quelle tipiche delle destinazioni balneari, come le residenze turistico-alberghiere (-12,4%), i villaggi turistici (-12,2%), i campeggi (-10,0%) e gli alberghi a una stella (-15,8%), ormai marginali nel panorama regionale. Le strutture alberghiere di fascia media e medio-alta, prevalenti nelle destinazioni d’arte e nelle aree collinari più sviluppate, mostrano sempre un calo ma più contenuto: negli alberghi a quattro stelle le presenze calano del -3,3%, non consentendo ancora un pieno recupero dei livelli pre-pandemia (-6,5% rispetto al 2019).

La previsione per le feste

Le festività natalizie 2025/2026 si preannunciano invece in controtendenza: secondo il monitoraggio del Centro Studi Turistici, le presenze sono stimate in aumento del +2,1%, con oltre 1,4 milioni di pernottamenti e una crescita significativa della componente internazionale (+4,2%). Protagoniste del periodo saranno soprattutto le città e i centri d'arte, insieme a località montane e termali. Nel complesso, il 2025 dovrebbe chiudersi, secondo le previsioni del Centro Studi Turistici, con un incremento delle presenze del +1,1% e degli arrivi a +1,8% rispetto al 2024. Una crescita trainata ancora una volta dalla domanda straniera, che conferma la necessità di rafforzare competitività, sostenibilità e qualità dell'offerta per affrontare le sfide future del turismo regionale.

«La Toscana - sottolinea Leonardo Marras, assessore all'economia, al turismo e all'agricoltura della Regione Toscana - conferma una buona capacità di resilienza del settore dell'accoglienza, pur in un contesto complesso segnato da tensioni geopolitiche, dalla debolezza del mercato domestico e dalle difficoltà dell'incoming statunitense. È in questo scenario che diventa fondamentale investire in innovazione, digitalizzazione e nuove strategie di promozione, valorizzando l'offerta integrata della Toscana diffusa, dal patrimonio naturale a quello culturale e artistico».

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