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Acqua pubblica, Empoli al voto per uscire dalla Multiutility – Referendum il 9 novembre: come funziona

di Libero Red Dolce

	Uno dei manifesti comparsi a Empoli a favore della campagna referendaria per l’uscita dalla Multiutility
Uno dei manifesti comparsi a Empoli a favore della campagna referendaria per l’uscita dalla Multiutility

Cittadini alle urne per l’abrogazione della delibera del consiglio comunale che prevede la partecipazione del Comune di Empoli alla holding destinata a essere quotata in borsa. Una battaglia partita dal basso e portata avanti dai comitati

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EMPOLI. Il contagio passa dall’acqua. Lo insegna la storia, con gli eserciti che avvelenavano i pozzi per ridurre allo stremo le popolazioni sotto assedio. Lo sanno gli infettivologi, che studiano e curano le tante patologie causate da agenti infettivi trasmessi dall’acqua. A Empoli stanno scoprendo che c’è qualcosa che si può trasmettere tramite l’acqua che non è maligno, ma che anzi è un contagio positivo di cambiamento e riappropriazione della politica.

Il referendum il 9 novembre

In città domani (9 novembre) si voterà sul referendum abrogativo sulla delibera del consiglio comunale del 18 ottobre 2022 sulla partecipazione del Comune di Empoli alla Multiutility Toscana, la holding nata dalla fusione di Alia con le principali partecipate del servizio idrico, dei rifiuti e dell’energia, destinata secondo i piani industriali alla quotazione in Borsa. Un’iniziativa nata dal basso, dall’entusiasmo di alcuni combattivi comitati cittadini, e che si sta espandendo fuori dai confini comunali. Ancora prima dell’esito del voto - tutt’altro che scontato, occorrerà superare il 50% più uno degli aventi diritto perché sia valido - da altre città arrivano chiamate ai comitati per preparare la stessa campagna nei loro comuni. «Signa e Lastra a Signa si sono già messi in moto - spiega Marco Cardone del Comitato Trasparenza per Empoli - ed è notizia di queste ore che anche a Prato vogliono iniziare». E Prato, per i suoi numeri e il peso delle quote nella Multiutility, non è un comune come gli altri. Il contagio.

La “battaglia” dal basso

Il lavoro dei comitati è iniziato quando la partita sembrava follia. Un classico Davide contro Golia con poche speranze di un finale favorevole. Mentre nei comitati si studiavano le carte e si superavano gli ostacoli di chi sosteneva che fosse impossibile imbastire un referendum cittadino su questo tema, il vento in Regione cambiava. Il Pd nazionale si riposizionava con chiarezza a partire dall’agosto 2024, con l’intervento a favore dell’acqua pubblica da parte della segretaria Elly Schlein.

E la partita ha cominciato a sembrare contendibile. La politica ha dovuto prendere sul serio il lavoro cocciuto del piccolo Davide dell’acqua pubblica. Tante forze che si sono schierate con il sì: 5 Stelle, Verdi e Sinistra (Avs), pezzi dell’opposizione in città come Lega e Centrodestra per Empoli. «Fratelli d’Italia e Forza Italia sono rimasti sul no, ma hanno dato indicazione di andare a votare e questo è un merito. Una delle nostre vittorie è quella di aver convinto che questa è una battaglia politica che va oltre gli schieramenti e sulla quale ci si deve esprimere con laicità», dice Cardone. L’unico a non esprimersi è il Pd cittadino che nel 2022 aveva fatto approvare la delibera che adesso si sta tentando di abrogare. La sindaca allora era Brenda Barnini.

Opuscoli in 18 lingue 

I comitati hanno accusato in più occasioni l’amministrazione, guidata da Alessio Mantellassi, di aver voluto mettere il silenziatore al referendum, riducendo al minimo le comunicazioni. La risposta è stata nel segno della creatività dal basso. Volantinaggi, porta a porta, assemblee e auto con gli altoparlanti. Si è pensato anche alla comunità straniera di 7000 abitanti che ha diritto al voto, creando opuscoli in 18 lingue (anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale). «Superata la barriera linguistica erano tutti molto contenti, perché per la prima volta capivano di avere il diritto di votare e partecipare alle decisioni della loro città», racconta Cardone.

Il voto: info e orari

Le votazioni si svolgeranno dalle 8 alle 23. Hanno diritto di partecipare tutti i residenti nel comune di Empoli che hanno compiuto 18 anni alla data di indizione del referendum (4 settembre). Gli elettori, per esprimere il proprio voto, dovranno essere muniti di un documento di riconoscimento, ma non è necessaria la tessera elettorale. L’ufficio elettorale, al piano terra del palazzo comunale di piazza del Popolo, sarà aperto al pubblico in via straordinaria per informazioni ai cittadini : sabato dalle 9 alle 18 e domenica dalle 8 alle 23. Le 42 sezioni elettorali compresa quella dell’ospedale sono state raggruppate in dodici sedi. Alcune restano confermate negli edifici ordinari, altre sono state collocate in nuove ubicazioni (la "mappa" è consultabile sul sito web del Comune). Il numero magico è 21579: se questo numero di persone andrà a votare il quorum sarà raggiunto. Alle scorse amministrative al primo turno andò a votare il 66% circa degli aventi diritto.

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