Il Tirreno

Toscana

Scuola

Toscana, tantissimi iscritti ai licei e professionale snobbato: «Alle medie sono incapaci di scegliere»

di Francesca Ferri

	Una profesoressa in classe
Una profesoressa in classe

A guardare i dati delle preiscrizioni arrancano le proposte che preparano al lavoro: secondo alcuni osservatori questo è un problema

5 MINUTI DI LETTURA





Ai toscani piace il liceo. Il 57% dei giovani in età da scuola superiore hanno scelto di iscriversi, a settembre, a uno scientifico, un classico, un linguistico o a un altro indirizzo della galassia liceale. Il 29% andrà a frequentare un istituto tecnico e solo il 14% un professionale. Percentuali non distanti da quello che avviene a livello nazionale, dove, per il prossimo anno, il liceo è stato scelto nel 56% dei casi, il tecnico dal 31% e il professionale dal 13%. Sono i dati che emergono dalle preiscrizioni alle superiori – scuola secondaria di secondo grado – che si sono chiuse l’11 febbraio, divulgati dall’Ufficio scolastico regionale.

Meno studenti del 2024

Un piccolo esercito di 31.360 ragazzi e ragazze, numero in leggera flessione, -3,5%, rispetto all’anno scorso. In termini assoluti, sono 17.870 studenti e studentesse preiscritti al liceo (56,98%), 4.478 preiscritti al professionale (14,28%) e 9.012 preiscritti al tecnico (28,74%).

Lo scientifico batte tutti

Tra le preferenze per il liceo, lo scientifico tradizionale e lo scientifico opzione scienze applicate sono in cima alle preferenze, scelti dal 10,68% e dal 9,97% di tutti gli studenti (e da oltre il 42% degli studenti che scelgono un liceo). Seguono linguistico con l’8,79% delle preferenze (più del 15% tra chi vuole fare un liceo), scienze umane con il 7,72%, artistico 5,50% (in calo rispetto agli ultimi anni), scienze umane opzione economico sociale con il 5,05%.

Il liceo classico, a ben vedere, non spicca tra le prime scelte, raccogliendo solo il 4,02% delle preferenze. Spiegano dall’Ufficio scolastico regionale che anche in questo caso, come per l’artistico, quest’anno si è registrato un calo di iscrizioni. Segue lo scientifico indirizzo sportivo con il 3,54%, dato superiore rispetto a quello nazionale. Raccolgono le briciole i liceo musicale e coreutico e internazionale, sotto l’1% di preferenze. Flop per il liceo Made in Italy, scelto dallo 0,09% dei giovani toscani.

Voglio fare lo chef

Per gli istituti professionali, il più ambito è quello che forma nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, il cosiddetto “alberghiero”, al quale si è iscritto il 4,36% dei studenti. Seguono manutenzione e assistenza tecnica (2,58%), servizi per la sanità e l'assistenza sociale (1,89%), operatore del benessere (1,24%), servizi commerciali (1,24%) e industria e artigianato per il made in Italy (1,15%). Tutti gli altri indirizzi non raggingono l’1% delle iscrizioni.

Marketing, che passione

Tra gli istituti tecnici va molto bene l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing a cui si è iscritto l’8,39% degli studenti, circa quattro volte tanti rispetto a quelli che hanno scelto l’indirizzo turistico (2,80%); un dato che un po’ sorprende nella superturistica Toscana, dove c’è da immaginarsi che le occasioni di lavoro in questo settore non manchino. Questo per l’area economica. Nell’area tecnologica, piace informatica e telecomunicazioni (4,58%), seguita da meccanica, meccatronica e energia (2,77%), chimica, materiali e biotecnologie (2,55%) ed elettronica ed elettrotecnica (2,10%), quindi costruzioni, ambiente e territorio (1,98%), agraria, agroalimentare e agroindustria (1,66% ), trasporti e logistica (0,84%), grafica e comunicazione (0,69%). Chiude l’indirizzo sistema moda (0,36% ).

Preferenze per provincia

La provincia più “liceale” in Toscana è quella di Massa Carrara dove ha scelto un liceo il 62,87% degli studenti; i più freddi verso questo tipo di studi sono i ragazzi e le ragazze di Prato, la provincia con la percentuale più bassa di iscrizioni a questo tipo di scuola (44,11%). Il professionale spopola nel Pistoiese (24,47% delle scelte) mentre riscuote meno iscrizioni in provincia di Livorno (6,8%). Livorno dove va alla grande il tecnico (37,33%).

Il commento

«Parliamoci chiaro: alla fine delle medie i ragazzi non sono in grado di effettuare delle scelte. Una riforma della scuola, che preveda una preparazione di natura generica i primi 3-4 anni e poi consenta dopo di fare una scelta rispetto a un indirizzo specifico, il famoso 4+2, sarebbe a mio avviso la cosa da fare», commenta Stefano Frangerini, imprenditore, tesoriere di Ance nazionale ed ex presidente di Ance Toscana, presidente dell’Its Accademia Tecnologica Edilizia di Livorno. «La predilezione verso un liceo piuttosto che verso un professionale – aggiunge – la vedo più come un problema di maturazione delle scelte e di consapevolezza dello studente».

Non aiuta, secondo Frangerini, la debole spinta degli insegnanti all’orientamento. «Il corpo insegnanti – spiega – l’ho trovato scarsamente preparato nell’orientamento dei giovani. Ne ho parlato anche con l’assessora Alessandra Nardini (assessora regionale all’istruzione), perché ci sia, da parte della Regione, un’attività di natura più formativa per preparare gli insegnanti a un orientamento di natura più tecnologica. Ci sono professori che non conoscono gli Its o non sanno che danno crediti formativi che ti permettono di frequentare un percorso di laurea professionalizzante. Ricordo che gli Its in questi anni in Toscana hanno consentito una percentuale di assunzioni del 90% degli allievi. E il titolo è riconosciuto a livello europeo».

Ma non solo. Un’altra opportunità di preparazione professionale è quella del cosiddetto 4+2. «Con il Ptp, il Polo tecnologico professionale –spiega Frangerini – c’è stato un bando a gennaio al quale abbiamo partecipato perché intendiamo realizzare il campus del 4+2 e avviare un percorso di natura più tecnologica. C’è infatti una categoria, anche se più piccola, di studenti che già prediligono le attività manuali. Per loro è importante organizzare un 4+2, perché dà loro una componente tecnologica, ma anche una manuale, fa risparmiare un anno, facendo 4 anni di superiori e due di Its. E volendo con la possibilità di proseguire verso la laurea più professionalizzante».  

Il cammino delle italiane

Calcio

Champions, sorteggi: tutti gli incroci dell’Inter fino alla finale, il tabellone dei nerazzurri fa sognare