Il Tirreno

Toscana

L’inchiesta

Quante opere pubbliche stritolate fra burocrazia e soldi che mancano: i casi in Toscana, i tempi e i progetti

di Barbara Antoni

	Nella foto in alto (di Muzzi) il passaggio a livello di Putignano (Pisa). Sotto a destra il cantiere sulla 398 a Piombino (Barlettani); a sinistra il mercato dei fiori a Viareggio (Paglianti)
Nella foto in alto (di Muzzi) il passaggio a livello di Putignano (Pisa). Sotto a destra il cantiere sulla 398 a Piombino (Barlettani); a sinistra il mercato dei fiori a Viareggio (Paglianti)

Pisa e Prato, i sottopassi pronti a vedere la luce, ma c’è voluto un decennio. Gli interventi nel dettaglio

24 luglio 2024
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Se ne parla da decenni, ma sono rimaste lettera morta, o – nella migliore delle ipotesi – si trascinano in cantieri infiniti. Di opere incompiute ce ne sono molte in Toscana, e spesso si tratta di interventi di primaria importanza per la vivibilità e lo sviluppo dei territori. Come il doppio sottopasso di Putignano a Pisa, il nuovo tratto della 398 per il porto di Piombino, il sottopasso del Soccorso a Prato, la variante di Castelnuovo della 439: quest’ultima fu realizzata, ma subito ceduta e ancora in corso di ripristino. A monte, le lungaggini hanno origini diverse, ma sintetizzabili in due aspetti prevalenti: alternanze di amministrazioni comunali e diverse vedute strategiche, ma soprattutto burocrazia e soldi necessari: questo sì che ha inciso sul decollo delle opere.

Pisa, doppio sottopasso

La frazione di Putignano, a sud-est della cintura pisana, nelle adiacenze di Cisanello e della superstrada Fi-Pi-Li, ogni giorno incamera il via vai di mezzi e persone che viaggiano da e per Pisa. Un flusso continuo, interrotto in modo sistematico dalla presenza di un vecchio passaggio a livello. Nove anni fa – era il 2015 – i pisani versarono attraverso l’Iscop (tassa di scopo) 960.000 euro per contribuire alla realizzazione del sottopasso, che un accordo fra Comune e Rfi aveva trasformato da chimera a prospettiva. Nove anni, e questa opera – doppia in realtà, visto che i sottopassi da realizzare sono due, ciclopedonale e stradale – deve ancora partire. Un intervento complessivo da nove milioni: 7,2 a carico del Comune (per il sottopasso stradale in via Tozzetti), 1,8 di Rfi, che oltre ad essere ente realizzatore dell’opera, si accolla il costo del sottopasso ciclopedonale. Sono cominciate le attività preliminari, fa sapere Rfi, che consistono nella bonifica da eventuali ordigni bellici e indagini archeologiche volute dalla Soprintendenza; il cantiere (l’opera è appaltata) partirà a ottobre (un mese dopo di quanto annunciato dieci giorni fa), e la prima opera realizzata sarà il sottopasso stradale, poi il ciclopedonale: in tutto ci vorranno 900 giorni di lavoro (oltre tre anni).

Piombino, infinita 398

Circa sette chilometri fra Montegemoli e il porto di Piombino: è il nuovo tratto della statale 398, diviso in due lotti: se ne parla da quasi trent’anni. L’accordo tra Sat, Comune e Autorità portuale, Regione Toscana e altri enti interessati, fu siglato a fine 2010 e porta la firma, per il governo, dell’allora ministro cecinese ai Trasporti Altero Matteoli. Anas sta attuando il primo lotto (3,15 km dalla Geodetica a Gagno): lavori consegnati a novembre 2021, termine previsto a ottobre 2025, importo sui 78 milioni. Per il secondo lotto c’è il progetto definitivo, ma non ancora tutte le risorse necessarie: l’Autorità Portuale, che sosterrà il costo del secondo lotto, ha ottenuto 55 milioni dal Pnrr; ma ne mancano 25: batterà cassa al governo.

Castelnuovo, caos 439

La strada nuova di zecca increspata come un’onda del mare: fa impressione rivedere le foto di dieci anni fa, quando, pochi giorni prima dell’inaugurazione, i 2,2 km della variante della 439 (Sarzanese) all’abitato di Castelnuovo Valdicecina cedettero: era costata 11 milioni. «I lavori di ripristino sono gestiti dalla Provincia di Pisa», spiega il sindaco Alberto Ferrini. Ripristino iniziato nel 2014, sugli 800 metri quadri colpiti dal cedimento.

Il Soccorso a Prato

Anche qui la storia è di un sottopasso infinito: un tunnel stradale di circa 700 metri lungo la Declassata (via da Vinci), una delle arterie storicamente più trafficate di Prato, teatro di lunghe code ogni giorno. Se ne parla da oltre dieci anni: non convinceva il sindaco di centrodestra Roberto Cenni ma piaceva molto al suo successore di centrosinistra, Matteo Biffoni, riuscito a ottenere il contributo integrativo di 29 milioni dal Cipe. Oggi, nell’era della sindaca Ilaria Bugetti (centrosinistra) la gara di appalto non dovrebbe tardare, ma prima ministero dei Trasporti e Anas devono sottoscrivere un contratto di programma che contenga i 29 milioni di risorse per maggiori costi.

Il lavoro della Regione

«Come si evince si tratta di opere di competenza Anas, quindi statale – commenta Stefano Baccelli, assessore regionale alle Infrastrutture, in merito alle ultime tre opere –. Ma come Regione Toscana abbiamo inserito tutte queste infrastrutture tra le realizzazioni prioritarie non solo nei nostri strumenti di programmazione ma anche nelle richieste programmatorie che periodicamente presentiamo al ministero delle Infrastrutture e comunque svolgiamo costantemente un’azione di moral suasion nei confronti dei soggetti competenti».

La piscina nel mercato

Un caso a parte è quello di Viareggio. Lo scheletro del mercato dei fiori, costato mezzo milione di euro e inaugurato nel 2003 all’epoca del sindaco Marco Marcucci, è rimasto tale, perché il mercato non vi è stato costruito. Nel 2022, l’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro ha deciso di riqualificare l’area in abbandono per realizzarvi una piscina semi olimpionica. L’appalto è stato assegnato.

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