Il Tirreno

MONTEPULCIANO. Era un operaio di una ditta esterna il 23enne morto colpito, stando ad una prima ricostruzione, al petto da una trave di metallo ieri prima delle 13 a Montepulciano, comune della provincia di Siena. L’incidente si è verificato all’interno della ditta Elle Emme, specializzata in box e capanne per cavalli, nella frazione di Acquaviva: il 23enne sarebbe stato colpito dalla trave mentre lavorava ad un rimorchio. Da chiarire la dinamica dell’incidente. La vittima si chiamava Manuel Cavanna ed era della provincia di Arezzo, era precisamente del paese delle Chianacce, il comune è quello di Cortona ma in direzione di Montepulciano. Manuel, come ricorda un amico su Facebook, lascia il babbo Francesco, la mamma Catia e la sorella che da poco gli aveva dato un nipotino. Aveva fatto le medie a Ponteggio del Loto e poi l’Istituto alberghiero.

«Desidero rivolgere, con profondo dolore, il mio sincero cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia e ai cari della giovane vittima. È una tragedia enorme che ci deve far riflettere sulla necessità di porre fine alle morti sul lavoro», ha detto il cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza. Parole di condanna sono state pronunciate anche dalla Fiom di Siena. «L’analogia con altre morti sul lavoro – hanno scritto – non lacera l’indifferenza di parte rilevante delle istituzioni e del ceto imprenditoriale del Paese che appaiono distratte e inspiegabilmente silenziose».

Sul posto è intervenuto il 118 dell’Asl Toscana Sud est, l’automedica di Nottola, l’elisoccorso Pegaso, l’ambulanza della Pubblica assistenza di Chianciano Terme, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e il personale della Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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