Il Tirreno

Toscana

Scuola2030
La testimonianza

Le riflessioni di una 17enne dopo la morte di un amico: «Pensiamo di avere tanto tempo davanti ma a volte non è così»

di Andrea Letizia Bartolozzi*

	Andrea Letizia Bartolozzi, autrice dell'articolo
Andrea Letizia Bartolozzi, autrice dell'articolo

I pensieri di un’adolescente che ha perso un amico in un incidente stradale: «Ogni giorno dovremmo essere felici di ciò che abbiamo fatto». L’articolo di una studentessa del liceo Cicognini Rodari di Prato che aderisce al progetto del Tirreno “Scuola 2030”

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Spesso noi adolescenti ci sentiamo immortali, come se avessimo tutta la vita davanti a noi, come è normale che sia alla nostra età. Ma purtroppo a volte non è così.

Spesso pensiamo di poter far tutto prima o poi, che non ci sia bisogno di farlo subito e che potremmo rimandare a dopo o a domani. Ma in un attimo potrebbe scappare via tutto.

Di recente un mio amico se n’è andato. Aveva 17 anni e ha semplicemente preso una buca troppo forte con la moto, perdendo la vita in un attimo.

Proprio questo mi ha fatto capire che la nostra vita non è eterna, che potrebbe non esserci un dopo o un domani e che, forse, qualche volta noi ragazzi dovremmo fermarci a pensare a tutto ciò che abbiamo di bello, invece di correre sempre verso obiettivi insensati, senza vivere a pieno il momento.

Ogni giorno dovremmo essere fieri di come abbiamo vissuto, dovremmo essere felici di quello che abbiamo fatto.

Dovremmo tentare di soffermarci a pensare a noi nel bel mezzo della frenesia della vita, riflettere su quante persone abbiamo vicino, su quanto siamo fortunati e prendere atto di ciò facendo quello che ci rende felici davvero, che per ognuno di noi può essere diverso, può essere studiare, stare con gli amici, andare a ballare, ma facciamo tutto perché potremmo dover andarcene in un attimo.

Quello che ho imparato da quel che purtroppo è successo è proprio vivere ogni istante della nostra vita a pieno, anche se la morte ci sembra lontana, perché la vita è imprevedibile, come purtroppo lo è la morte.

*Studentessa di 17 anni del liceo Cicognini Rodari di Prato
 

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