Il Tirreno

L’intervento

Hotel Miramare, le luci si riaccendono. La proprietà: «Ripartono i lavori». Qui soggiornò anche Wiston Churchill

di Alessandra Bernardeschi e Ilenia Reali
Hotel Miramare, le luci si riaccendono. La proprietà: «Ripartono i lavori». Qui soggiornò anche Wiston Churchill

Rasmus Michau: «Abbiamo avuto problemi finanziari, ora sono entrati nuovi investitori»

15 novembre 2024
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CASTIGLIONCELLO. «Abbiamo avuto dei problemi finanziari. Per un anno e mezzo ho cercato tenacemente nuovi investitori: li ho trovati». Risponde dalla Francia Rasmus Michau, fondatore della Octopus Hospitality Parteners, la società che nel luglio 2022 acquistò l’hotel Miramare, il rubino del golfo di Castiglioncello. L’hotel in cui soggiornò anche Wiston Churchill che qui incontrò gli ufficiali alleati. I lavori di ristrutturazione dovevano essere già conclusi e in tanti, residenti e villeggianti, in questi mesi hanno buttato gli occhi verso la struttura con il timore che sarebbe stata un’altra ferita della costa toscana, un bene prezioso acquistato da una società immobiliare con capitale straniero e poi abbandonato. Ora prova a rassicurare tutti l’imprenditore franco-danese: «Abbiamo sottoscritto un aumento di capitale. I lavori riprenderanno entro la fine dell’anno. Il progetto non cambierà, sarà quello dell’acquisto».

Nessun nome dei nuovi soci, però. Nessuna cifra, almeno per il momento. «Stiamo “chiudendo” in questi giorni», dice. «Per me, per Castiglioncello, per l’albergo si sta verificando una bella cosa. Inaugureremo la struttura la prossima stagione estiva».

Convenevoli, fine della conversazione.

Oggi l’albergo è chiuso, lo sono i suoi cancelli acquistati con l’obiettivo di trasformare il Miramare in un albergo a cinque stelle. Insieme al Leopoldo, l’altra struttura acquistata dalla società. Sul grande cancello del Miramare è ancora affisso il cartellone di fine lavori. Una tempistica che ormai è scaduta da tempo. Basti pensare, come riporta la scritta sul cartello, che la Segnalazione certificata di inizio attività è del 2022. L’amministrazione comunale di Rosignano Marittimo al momento non ha ricevuto alcuna novità circa il rinnovato inizio degli interventi di manutenzione di quello che era stato inserito tra gli “hotel storici d’Italia”. Ma del resto, da quello che almeno riferisce il rappresentante della società, la situazione si è risolta negli ultimi tempi. Rasmus Michau è stato visto a Castiglioncello, toccate e fughe, in compagnia di altre persone. I nuovi investitori, probabilmente.

La struttura al centro di Castiglioncello, circondata da un grande parco, tra la pineta Marradi e con una grande terrazza che si affaccia direttamente sul lungomare Alberto Sordi e sul golfo di Castiglioncello, è la storia della nostra costa. Gestito durante gli ultimi 25 anni da Marco Monti e dopo una lunga e delicata trattativa, fu venduto nel luglio del 2022. I lavori di riqualificazione iniziarono quasi subito ed a pieno ritmo con l’idea di trasformare la struttura in un hotel di lusso con piscina. Contemporaneamente iniziarono anche gli interventi all’hotel Leopoldo e sempre la stessa società prese in gestione l’Hotel Atlantico (oggi gestito dalla famiglia Spinnato-Baldini).

Tutto faceva presagire per il meglio. Ma dopo alcuni mesi i cantieri si fermarono e da circa due anni tutto sembra immobile, come congelato. Eppure l’hotel Miramare è stato per anni il simbolo di Castiglioncello con suoi quadri dei Macchiaioli appesi alle pareti, con le fotografie dei tanti personaggi illustri che da quei saloni sono passati. Alcuni mesi fa il fermo dei lavori sembrava fosse legato alla realizzazione di una piscina all’interno del parco; piscina per la quale i proprietari dovevano ottenere il nullaosta dalla Sovrintendenza. Poi ancora il silenzio. Dopo la vicenda legata al Godilonda (anch’esso trasformato da villa privata a resort di lusso e oggi in stato di abbandono), a Castiglioncello non hanno mai smesso di interrogarsi sul futuro del Miramare.

Una storia cominciata con Romolo Monti, che del Grand Hotel fece dapprima un cenacolo di artisti e letterati e poi un albergo di lusso. Monti era un uomo di poche parole. Dopo una sua esperienza fortunata in Argentina arrivò a Castiglioncello da Carpi con la moglie Gina e ottenne un terreno dal barone Lazzaro Patrone per costruire una struttura ricettiva. Al patto che tutto fosse realizzato in un anno. E fu così che nel 1912 nel inaugurato il Grand Hotel Miramare. Arredato con cura l’hotel rispecchiava l’aristocrazia dei tempi e divenne il fulcro della vita balneare e mondana, culturale ed artistica di Castiglioncello.

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