Il Tirreno

A Livorno

Il presidente Eugenio Giani in visita al Tirreno: «Ruolo fondamentale»


	Eugenio Giani con Cristiano Marcacci al Tirreno
Eugenio Giani con Cristiano Marcacci al Tirreno

Il governatore: «La storia di questo giornale è una testimonianza vivente dell'importanza della libera informazione e del pluralismo nella democrazia»

28 marzo 2024
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LIVORNO. È una voce fondamentale nel dibattito democratico, Il Tirreno: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani lo ha ribadito oggi (giovedì 28) nella sua visita alla redazione di Livorno. Visitando la sede storica del quotidiano, in viale Alfieri 9, Giani accompagnato dal direttore della testata Cristiano Marcacci ha voluto salutare i giornalisti e i poligrafici della testata. Insieme a Marcacci, Giani si è soffermato a parlare del ruolo dell’informazione e dei temi della politica e della cronaca della regione. A partire dalle infrastrutture portuali fino alla sanità.

«È stato un privilegio incontrare oggi la redazione de Il Tirreno - ha detto Giani -, un pilastro dell'informazione toscana da oltre un secolo. La storia di questo giornale, dalla sua nascita nel 1877 come Telegrafo fino al suo ruolo attuale, è una testimonianza vivente dell'importanza della libera informazione e del pluralismo nella democrazia. Il giornalismo di qualità svolge un ruolo fondamentale nel garantire la trasparenza, la partecipazione e il dibattito pubblico, elementi essenziali per il buon funzionamento della nostra società. Apprezzo il lavoro svolto dal direttore Cristiano Marcacci, dai giornalisti e dal personale de Il Tirreno nel portare avanti questa importante missione. Insieme, continueremo a promuovere la libertà di stampa e a sostenere un giornalismo responsabile e indipendente per il bene dei cittadini toscani e della democrazia nel suo complesso».

Giani ha sottolineato il suo attaccamento al giornale, che più volte ha visitato durante il suo mandato, e in particolare ha ricordato il ruolo storico del Tirreno, gloriosa testata nata nel 1877 a Livorno con il nome di Telegrafo, per opera del garibaldino Giuseppe Bandi. Nel 1945, dopo la liberazione della Toscana ad opera degli alleati, il quotidiano fu rifondato col nome Il Tirreno da Athos Gastone Banti. Il primo numero uscì il 28 gennaio 1945; il nuovo quotidiano si caratterizzò per l’orientamento progressista. Dal 15 dicembre 2020, insieme ai giornali Gazzetta di Modena, La Nuova Ferrara, Gazzetta di Reggio, è edito dal gruppo Gruppo Sae – Sapere Aude Editori, che lo ha acquistato da Gedi Gruppo Editoriale. Oltre all’ampia e radicata edizione cartacea toscana, ha anche una forte edizione web.

Già all’insediamento di Cristiano Marcacci, il primo febbraio scorso, Giani inviò un messaggio di auguri al nuovo direttore. E gli aveva promesso di far visita alla sede di Livorno. Il Tirreno – ha ricordato il governatore – è una voce fondamentale nel dibattito libero e democratico in Toscana. «Voglio ricordare che l’attuale Tirreno, sorto nel 1877 come Telegrafo, è da sempre una fucina di talenti giornalistici e Marcacci, nato e cresciuto professionalmente all’interno del giornale, è uno di questi».

Prima di congedarsi, accompagnato dal giovane portavoce Bernard Dika, Giani si è soffermato a parlare coi giornalisti augurandosi che Il Tirreno mantenga la sua voce critica, ruolo fondamentale nel panorama dell’informazione.

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