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Partite in chiaro sulla Rai e niente pausa natalizia. De Siervo: «Ecco il calcio che verrà»

di Giorgio Billeri
Partite in chiaro sulla Rai e niente pausa natalizia. De Siervo: «Ecco il calcio che verrà»

L’amministratore delegato della Serie A: 1,15 miliardi dalle tv, match in chiaro sulla Rai. Coppa Italia sul modello inglese e addio pausa natalizia

30 maggio 2023
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Più attrattivo per chi investe. Più accattivante per chi lo guarda. Con davanti una grande chance, le tre finali europee che riportano il calcio italiano al tavolo che conta, dove si consuma champagne e non acqua minerale. Il calcio italiano torna a piacere, come un signore brizzolato ma dal fascino intatto. Ma ha bisogno di riforme, profonde e se possibile veloci, per raggiungere il livello della Premier, magari facendo gola a chi i soldi può metterli.

È questo l’obiettivo di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, a partire dai diritti tv, argomento sul quale la Lega è disposta anche ad affrontare la sfida lanciando il proprio canale.

OLTRE IL MILIARDO

«Il numero preciso a cui è posizionata l’asticella è 1, 15 miliardi, la Lega può accettare cifre inferiori di poco. Se il bando non dovesse raggiungere gli obiettivi siamo pronti ad affrontare la sfida dei contenuti del canale di distribuzione diretta con un fondo a sostegno o con le nostre forze», le sue parole nel suo intervento a “La politica del pallone” su Rai Gr Parlamento. Sempre parlando dei diritti tv, De Siervo ha sottolineato come l’obiettivo della Lega sia quello di «offrire la soluzione migliore cercando di non costringere i tifosi ad abbonarsi a troppe soluzioni diverse. Le squadre hanno rinunciato a una piccola parte del proprio valore a vantaggio della crescita complessiva del prodotto», mentre sulla possibilità di vedere la partita del sabato sera in chiaro l’amministratore delegato della Lega di A auspica che «il nuovo management della Rai possa valutare questo investimento importante». Questa sarebbe davvero una svolta storica dopo anni di calcio esclusivamente a pagamento.

COPPA ALL’INGLESE
Non ci sono solo i diritti tv, però, al centro della discussione, ma anche la possibilità di far crescere il calcio italiano attraverso una revisione dei format delle competizioni, a partire da una riforma della Coppa Italia. «Abbiamo elaborato un progetto sulla falsariga del modello inglese. L’abbiamo sottoposto alle squadre e verrà sottoposto alla votazione finale. I club saranno chiamati a decidere nel mese attuale se avere il format attuale o quello inglese», le sue parole. In Inghilterra, vale la pena ricordarlo, il successo della Coppa nazionale nasce dal fatto che le grandi squadre, nei primi turni, incontrano formazioni delle categorie minori (la nostra serie D, per capirci), con sfide di grande fascino che portano in provincia interesse e grandi incassi.

ITALIA IN CRESCITA

«L’obiettivo era quello di riportare il calcio italiano sulla vetta del mondo – spiega ancora l’amministratore delegato della Lega, non senza compiacimento – un lavoro importante svolto da tutto il settore e partito almeno quattro anni fa. L’Italia ha dimostrato di saper fare calcio con i risultati che iniziano a farsi vedere», le sue parole, fatto sottolineato anche dalla presenza di tre squadre italiane in altrettante finali delle competizioni europee. «Siamo in corsa. L’importante è arrivare a giocarsi le finali, significa essere a quel livello. Le finali si possono anche perdere, ma l’obiettivo per dimostrare di essere tornati era quello di saturare il numero delle semifinaliste».

A NATALE SI GIOCA

Infine c’è spazio anche per anticipare una delle novità della prossima stagione, ossia quella relativa all’abolizione della pausa natalizia, che i calciatori e i club in Italia hanno sempre visto di buon occhio. Con il conseguente addio al mai troppo amato turno infrasettimanale che si andava ad aggiungere a un calendario già troppo congestionato. «La vera novità per la stagione prossima è che giocheremo 37 gare nel weekend, con un solo turno infrasettimanale per proteggere calciatori e consentire un maggior recupero. Questo sarà possibile perché abbiamo deciso di non fare la pausa natalizia; si giocherà sia il weekend del 23 dicembre che quello del 30 dicembre», conclude De Siervo. Questo è il calcio che verrà: ai club l’ultima parola, sarà fondamentale spenderla bene.


 

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