Prato, il presidente dell’Aci muore per un malore mentre corre sulla ciclabile
L’ingegnere Federico Mazzoni è stato soccorso in via De Gasperi
PRATO. Il presidente dell’Aci di Prato, Federico Mazzoni, è morto nel pomeriggio di oggi, 26 novembre, a causa di un attacco cardiaco mentre correva sulla pista ciclabile lungo il fiume Bisenzio. La notizia si è sparsa velocemente tra i tanti che lo conoscevano e che ne avevano apprezzato il lavoro sia come ingegnere che come presidente dell’Automobile club di Prato.
Secondo quanto riferito, Mazzoni, 70 anni compiuti a maggio, stava facendo jogging lungo la ciclabile in via De Gasperi, ai Lecci, quando ha accusato un malore ed è stato soccorso in codice rosso da un’ambulanza alle 14.19, ma tutti i soccorsi si sono rivelati vani.
Il ricordo
«Un uomo appassionato e competente che ha sempre messo a disposizione del territorio le proprie capacità tecniche e la sua visione. Una persona perbene capace sempre di unire, di fare gruppo, di trovare soluzioni per il bene comune. Un presidente che con sorriso, tenacia e lungimiranza ha guidato per 26 anni l’Automobile Club Prato, creando un clima di grande collaborazione, rispetto e amicizia». Così Aci Prato ricorda Federico Mazzoni.
Era diventato presidente dell’Automobile Club Prato nel 1999 e fino al 2009 aveva ricoperto anche la carica di presidente del Comitato Regionale degli Automobile Club della Toscana. Alla sua presidenza si deve il primo storico passaggio in provincia di Prato della 1000 Miglia nel 2021, viene ricordato in una nota. Evento che poi si è ripetuto anche nel 2024 e lo scorso giugno. «Grazie alla sua tenacia si era giunti anche a un accordo tecnico con il Comune di Prato per mettere a disposizione le competenze di Aci sul fronte di pianificazione, viabilità e infrastrutture. Tutto nell’interesse della cittadinanza. E poi come non ricordare la promozione motoristica del territorio, con iniziative aperte ad appassionati e a cittadini comuni, che hanno favorito anche la conoscenza turistica della provincia pratese».
«Perdiamo una persona speciale che non si è mai risparmiata in presenze, idee, progetti per il territorio – aggiungono da Aci Prato –. Un presidente capace di infondere sempre entusiasmo, voglia di guardare al futuro, di migliorare ciò che non andava sul fronte urbanistico, infrastrutturale e di viabilità. Un tecnico preparato che ha lasciato tracce indelebili sul territorio, e di cui tutti sentiremo la mancanza».
