Il Tirreno

Prato

Il riconoscimento

Ginevra, la giovanissima volontaria di Montemurlo premiata da Mattarella per l’impegno nei giorni dell’alluvione


	Ginevra Minetti e i danni dell'alluvione del 2-3 novembre 2023
Ginevra Minetti e i danni dell'alluvione del 2-3 novembre 2023

La sua attenzione si è focalizzata sulla ricerca di due anziani, di cui poi purtroppo è stato constatato il decesso. Ha spalato fango, distribuito beni di prima necessità e aiutato le persone nelle operazioni di evacuazione delle case. Il capo dello Stato le ha conferito l’Attestato d’Onore di “Alfiere della Repubblica”

27 aprile 2024
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ROMA. È il volto stesso delle Misericordie quello di Ginevra Minetti, volontaria di Montemurlo (Prato) di 17 anni che ha messo la sua energia e la sua giovane età al servizio degli altri, con abnegazione, durante l’alluvione che ha colpito la città e i paesi limitrofi il tra il 2 e 3 novembre 2023 .

Il riconoscimento

La sua storia è stata scelta come un esempio da valorizzare da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che venerdì 26 aprile le ha conferito l’Attestato d’Onore di “Alfiere della Repubblica”. Quando il 2 novembre 2023 un’alluvione ha colpito la città di Prato e alcuni comuni limitrofi e Ginevra, giovane studentessa in forze alla Misericordia di Montemurlo, senza pensarci su troppo, con grande altruismo si è messa a disposizione per partecipare alle ricerche delle persone che erano scomparse.

L’impegno

In particolare, la sua attenzione si è focalizzata sulla ricerca di due anziani, di cui poi purtroppo è stato constatato il decesso. Non si è risparmiata neppure per far fronte alle esigenze della popolazione alluvionata: spalando fango, distribuendo beni di prima necessità, aiutando nell'evacuazione delle abitazioni specie nel paese di Montemurlo, dove risiede. Con un sorriso, una parola gentile, ha provato a consolare chi aveva perso tutto: auto, case, beni personali. «Quello che Ginevra ha fatto ci commuove, ci fa felici e ci dà speranza nel futuro. La sua giovane età, infatti, rende tutto ancora più importante - sottolinea il presidente delle Misericordie Domenico Giani -. Siamo onorati come Confederazione delle Misericordie del riconoscimento che le è stato conferito, un tributo a lei e idealmente a tutti i nostri volontari che operano ogni giorno, instancabilmente, sul territorio».

Il commento del sindaco

Il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, si è complimentato con Ginevra: «In un momento buio e doloroso come quello dell'alluvione, Ginevra, e come lei tantissimi altri giovani, ha rappresentato una luce di speranza, di solidarietà e impegno. Questi giovani ci hanno dato la forza per andare avanti. Proprio lo scorso 25 aprile – dice Calamai –  ho voluto vicino a me alla cerimonia ufficiale del giorno della Liberazione, una rappresentanza degli Angeli del fango, ragazzi che rappresentano al meglio i valori espressi dalla nostra Costituzione. Il riconoscimento del presidente della Repubblica alla nostra giovane concittadina Ginevra ci riempie di gioia e di orgoglio. Questa ragazza, così bella e solare, è un esempio della nostra meglio gioventù. Una ragazza che nel momento dell'emergenza non si è tirata indietro ma si è impegnata per aiutare gli altri attraverso il servizio in un associazione di volontariato del sistema di protezione civile comunale. Ginevra – conclude il sindaco – rappresenta il grande cuore di Montemurlo e  siamo davvero  felice di festeggiarla come Alfiere della Repubblica italiana».

La targa agli studenti di Campi Bisenzio

Nel corso della cerimonia a Roma è arrivato anche un riconoscimento all’indirizzo della classe 2C della scuola F. Matteucci - Istituto comprensivo Montalcini, di Campi Bisenzio. “Per l'impegno civile nell'emergenza. Hanno ripulito con dedizione e impegno i locali della scuola, invasi dall'acqua e dal fango. Quando l'alluvione ha duramente colpito il loro territorio in Toscana, gli studenti della classe 2C della scuola secondaria di primo grado 'F. Matteucci' non hanno esitato, come tanti altri ragazzi, a fare la loro parte per rianimare la loro comunità e i luoghi della vita quotidiana. In quella circostanza i ragazzi hanno lavorato con grande senso di responsabilità e di solidarietà. Nella difficoltà si sono sostenuti a vicenda, e non soltanto nei locali della scuola: molti infatti hanno ospitato a casa compagni di classe costretti ad abbandonare le proprie abitazioni perché allagate”, il testo della motivazione.

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