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Imprese attive: crescono a Prato e calano a Pistoia

Imprese attive: crescono a Prato e calano a Pistoia

Il bilancio della Camera di commercio evidenzia un’economia a due velocità

23 aprile 2024
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PRATO. Cresce il numero delle imprese attive a Prato, cala lo stesso numero a Pistoia. Dall’analisi dei dati elaborati dalla Camera di commercio di Pistoia-Prato l’anno 2023 si chiude con 56.265 imprese attive nel territorio delle due province di Pistoia e Prato, lo 0,3 in meno rispetto all’anno precedente. Un lieve calo, leggermente migliore rispetto alla media regionale e alla media nazionale.

Una variazione complessiva che però nasconde differenti andamenti nelle due province. Mentre in provincia di Prato si registra uno sviluppo imprenditoriale moderatamente positivo del +0,5%, in provincia di Pistoia si osserva una contrazione abbastanza significativa del -1,0%.

“Nonostante le dure sfide il nostro territorio mostra resilienza, determinazione e vivacità nel perseguire la crescita economica – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – Siamo consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la Camera di commercio di Pistoia-Prato resta in prima linea al fianco delle imprese, soprattutto di coloro che sono ancora alle prese con le conseguenze dell’alluvione dello scorso novembre. Numerosi i servizi offerti gratuitamente dall’ente camerale e per il 2024 sono previsti nuovi bandi di contributo per sostenere ulteriormente le imprese del territorio.”

Sotto il profilo dello sviluppo del tessuto imprenditoriale per forma giuridica a Pistoia l’andamento è risultato negativo per tutte le principali categorie, mentre a Prato i dati confermano, anche per il 2023, che i casi di crescita delle imprese attive sono dovuti esclusivamente alle società di capitale.

Al di là dell’andamento registrato per tipologia di forma giuridica i dati sembrano comunque confermare un progressivo rafforzamento del tessuto imprenditoriale sotto il profilo organizzativo e dimensionale.

Il saldo tra imprese cessate e imprese iscritte nel corso del 2023 è stato, per il secondo anno consecutivo, pesantemente negativo: -816 imprese su tutto il territorio di Pistoia e Prato. Un risultato riconducibile all’eccezionale (una tantum) intervento di verifica e aggiornamento che interessa il Registro delle imprese in entrambe le province. Ciò nonostante il tasso medio annuo di cessazione, anche al netto delle cancellazioni di ufficio, confrontato con il tasso delle altre province italiane, risulta essere alto.

Oltre alle 56.265 imprese attive risultano iscritte al Registro della Camera di commercio di Pistoia-Prato altre 8.223 aziende tra inattive, in fase di scioglimento e/o liquidazione o soggette a procedura concorsuale; di queste 4.170 hanno sede in provincia di Pistoia e 4.053 in provincia di Prato.

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE NELLA PROVINCIA DI PRATO

A fine anno 2023 nella provincia di Prato si contano 33.210 imprese registrate, di cui 29.157 attive.

Nel suo insieme lo sviluppo del tessuto imprenditoriale manifesta, per il secondo anno consecutivo, timidi segnali di ripresa (+0,5).

Il manifatturiero pratese nel complesso tiene, nonostante andamenti eterogenei tra i diversi settori. Settori come l’industria della carta, cartotecnica e stampa (-5,7%), la meccanica (-1,2%), l’industria chimico-farmaceutica, plastica e gomma (-3,2%) e l’industria della trasformazione alimentare (-1,3%) evidenziano un saldo negativo delle imprese attive.

Nel comparto moda (+0,5% in totale), si registra un lieve rallentamento delle perdite nel settore tessile (-0,7%), mentre le confezioni e la fabbricazione di articoli in pelle e simili continuano a crescere, anche se a un ritmo più lento.

Per quanto riguarda gli altri settori rimangono stabili le costruzioni e il commercio (senza significative differenze tra commercio all’ingrosso e commercio al dettaglio), mentre il settore del turismo, alloggio e ristorazione segna una crescita del +2,0%, trainata soprattutto dalle strutture ricettive (+12,6%). Crescono infine i servizi (+0,9%), in particolare i servizi destinati alle imprese (+0,8%) e i servizi rivolti alla persona (+1,2%).

A Prato il saldo tra imprese iscritte e cessate è negativo (-418). Questa apparente incongruenza, spiegano dalla Camera di commercio, è dovuta alla revisione una tantum degli elenchi con la cancellazione delle imprese inattive. Si osserva un incremento abbastanza significativo sia nei flussi di cessazione (2.697 le cessazioni registrate durante l’anno) che nei flussi di iscrizione (2.279 le aperture di nuove imprese). Nel corso del 2023 il tasso medio annuo di cessazione aumenta di quasi un punto percentuale e raggiunge l’8%, confermando una tendenza al decremento nel tasso medio di sopravvivenza delle imprese a tre anni dalla data di iscrizione, che si attesta al 68,9%, risultato inferiore alle medie regionale e nazionale.

Notizie più incoraggianti provengono dal tasso di natalità imprenditoriale (6,78%) che colloca Prato al secondo posto nella graduatoria delle province italiane, evidenziando un tessuto imprenditoriale dinamico.

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE NELLA PROVINCIA DI PISTOIA

Alla fine dell’anno 2023 nella provincia di Pistoia si contano 31.278 imprese registrate, di cui 27.108 attive.

Rispetto a dicembre 2022 sembra essersi arrestata la contrazione che negli ultimi anni ha caratterizzato il settore delle costruzioni, mentre i servizi continuano a mostrare una lenta ma costante crescita (+0,6%).

Nonostante alcuni segnali positivi, emergono diffuse difficoltà nel manifatturiero pistoiese che riguardano tutti i principali comparti. Settori come tessile, abbigliamento e calzature (-5,8%), carta, cartotecnica e stampa (-2,3%) e industria del legno e del mobile (-4,2%) sono stati particolarmente colpiti. Stabile l’andamento nella meccanica. In miglioramento il comparto dell’industria alimentare (+1,9%) e, soprattutto, quello dell’industria chimico-farmaceutica, plastica e gomma (+4,4%).

Anche il commercio (-2,7%), soprattutto nella componente all’ingrosso (-3,8%), e il settore dei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (-3,2%), dove i servizi di ristorazione e le strutture ricettive hanno avuto un andamento pressoché simile, mostrano una riduzione delle imprese attive.

Nel comparto agricolo si osserva una leggera flessione (-0,6%), mentre notizie più incoraggianti provengono dal comparto dei servizi con un significativo aumento nei servizi avanzati e di supporto alle imprese (+4,1%), nel settore finanziario e assicurativo (+1,3%) e nelle imprese dedite ai servizi rivolti alle persone (+1,5%).

Nonostante il saldo negativo fra imprese iscritte e cessate (-398), il tasso di natalità imprenditoriale del 5,32% colloca Pistoia al 27° posto nella graduatoria delle province italiane.

L’andamento dei flussi di iscrizione e di cessazione ha comportato, rispetto al balzo registrato nel 2022, una significativa riduzione del tasso di turn-over del tessuto imprenditoriale pistoiese.

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