Il Tirreno

Prato

Tribunale

Prato, chiesta una condanna a 8 anni e 6 mesi per l’ex fidanzato che fece sfregiare la barista

di Paolo Nencioni

	L'ex fidanzato di Martina Mucci, Emiliano Laurini
L'ex fidanzato di Martina Mucci, Emiliano Laurini

Il pubblico ministero Valentina Cosci ha chiesto anche 8 anni per l’esecutore materiale e 4 anni per il presunto intermediario. Chiesti danni per 200.000 euro

22 aprile 2024
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PRATO. Il pubblico ministero Valentina Cosci ha chiesto una condanna a 8 anni e sei mesi di reclusione per Emiliano Laurini, l’ex fidanzato della barista Martina Mucci, accusato di aver ordinato la spedizione punitiva nel corso della quale la giovane fu sfregiata da due uomini incappucciati in via della Fonderia nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2023 mentre rientrava a casa dal lavoro nel pub Hop’N Drop di via Terracini.

Al termine di una requisitoria durata oltre due ore davanti al giudice dell’udienza preliminare Marco Malerba, il pubblico ministero, oltre a chiedere la condanna per Laurini, difeso dall’avvocato Luca Bellezza, ha chiesto che uno dei due esecutori materiali, Kevin Mingoia, difeso da Antonio Bertei, venga condannato a 8 anni, mentre per il presunto intermediario Mattia Schininà che avrebbe messo in contatto Laurini coi due aggressori (uno dei quali, minorenne, verrà giudicato in un altro processo) l’accusa ha chiesto una condanna a 4 anni con l’attenuante della cosiddetta esiguità del contributo.

Schininà, difeso da Michele Savarese, si è sempre dichiarato innocente, mentre gli altri due hanno sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità e hanno offerto un risarcimento danni, anche se Laurini continua a dire di aver ordinato ai due esecutori di tagliare a Martina solo una ciocca di capelli. Gli avvocati di parte civile Costanza Malerba e Federico Febbo, per Martina Mucci e per i genitori, hanno chiesto un risarcimento danni complessivo di 200.000 euro (100.000 per Martina e 50.000 a testa per i due genitori) nei confronti di Laurini e Schininà (Mingoia aveva già versato 23.000 euro). Il processo è stato aggiornato al prossimo 20 maggio, quando parleranno le difese. La sentenza è prevista per il 3 giugno.

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