Ponsacco, morte di Laura Frangioni: il sindaco proclama il lutto cittadino per il funerale
La 53enne aveva chiesto aiuto per curarsi con farmaco salvavita
PONSACCO. L’amministrazione comunale di Ponsacco, con ordinanza del sindaco Gabriele Gasperini, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi (mercoledì 15 ottobre) in segno di cordoglio per la scomparsa di Laura Frangioni, 53 anni, la morte della quale ha profondamente colpito l’intera comunità.
Le bandiere del palazzo comunale saranno esposte a mezz’asta e in tutti gli uffici verrà osservato un minuto di raccoglimento alle ore 12. Lo stesso minuto di silenzio sarà osservato in occasione di tutti gli eventi pubblici e privati che si terranno nel corso della giornata.
I funerali di Laura Frangioni sono alle 16.30 nella chiesa grande di San Giovanni. La comunità potrà salutare la sfortunata concittadina, che da quando aveva 19 anni combatte contro gravi malattie. «Ponsacco si stringe nel dolore per la perdita di Laura — dichiara il sindaco Gabriele Gasperini —. La sua storia ha toccato il cuore di tutti noi, unendo la comunità in una gara di solidarietà e di affetto. Condividiamo il lutto della famiglia e vogliamo esprimere, a nome di tutta la cittadinanza, la nostra più profonda vicinanza a Sandro e alle figlie».
A nome dell’intera maggioranza consiliare, l’amministrazione comunale esprime un pensiero comune.
«In questi mesi Ponsacco ha dimostrato una straordinaria capacità di unirsi per il bene di una concittadina, e questo resta il segno più bello che Laura lascia dietro di sé. La sua forza, il suo sorriso e la solidarietà che ha saputo ispirare continueranno a vivere nel cuore di tutti noi».
La corsa contro il tempo di Laura, nel disperato tentativo di bloccare la malattia si è interrotta lunedì. Laura Frangioni, è morta per quel tumore che per quattro volte si era ripresentato, l’ultimo scoperto nei suoi polmoni. Un tumore che non smetteva di avanzare nonostante tutte le cure convenzionali disponibili, tant’è che la sua speranza era quella di potere accedere a una terapia con un farmaco non disponibile in Italia. Era seguita dall’Azienda ospedaliera universitaria pisana, nel reparto di oncologia diretto dal dottor Gianluca Masi.
La sua speranza era quella di ricorrere al farmaco prodotto in America che in Italia ancora non si trova poiché è in attesa del via libera dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco. Laura, come aveva spiegato in una conferenza stampa organizzata per raccogliere fondi da destinare all’acquisto del farmaco, era rimasta fuori dalle liste italiane che per un periodo ha consentito ai malati oncologici di ricevere il farmaco gratuitamente. Così, insieme alla famiglia, aveva chiesto il sostegno delle istituzioni e della comunità, per aiutarla a pagarsi tre cicli di terapia per un totale di 120mila euro. I primi 40mila euro sono stati raccolti e Aifa ha autorizzato l’accesso al “fondo 5%” per permettere l’acquisto all’estero del farmaco a favore della paziente oncologica.
Questa decisione, presa in seguito a un’azione congiunta della Regione Toscana e dell’Azienda Ospedaliera di Pisa, doveva consentire a Laura di ricevere il farmaco gratuitamente per il suo trattamento antitumorale.
Ma non c’è stato tempo a sufficienza per iniziare la terapia.
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