Senza colpevoli i maxifurti alla Lidl
Rubata merce per 170mila euro, ma un difetto di querela “salva” i 4 imputati
PONTEDERA. Non ci sarà una verità giudiziaria sui maxifurti commessi alla fine del 2015 al magazzino della Lidl nella zona industriale.
Quello che il Tribunale ha potuto accertare è che i quattro imputati a giudizio per furto aggravato in concorso non dovevano essere processati.
Il giudice onorario Paola Giovannelli, accogliendo le eccezioni degli avvocati Gabriele Dell’Unto e Alessandro Catarsi, ha pronunciato una sentenza di non doversi procedere per difetto di querela.
In pratica chi aveva firmato la denuncia non aveva titolo per farlo o almeno non aveva la procura per procedere.
A oltre sette anni dagli episodi - tra novembre e dicembre - evapora un processo che già aveva impiegato cinque anni per passare dalla Procura (2015) all’udienza gip (2020) durante la quale i sospettati vennero rinviati a giudizio.
Alcuni degli indagati erano dipendenti della Lidl e, con tempi più celeri, è arrivato licenziamento e causa di lavoro.
Il fronte penale ha arrancato e se non fosse stato il vizio procedurale ci avrebbe pensato la prescrizione ad annullare il processo. Eppure, i colpi non erano proprio bagatelle. In uno il bottino fu di circa 100mila euro, nel secondo 70mila. Generi alimentari rubati e fatti sparire dopo averli caricato sui camion. Decine di pancali volatilizzati con i ladri. Chiunque sia stato resterà impunito.l
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