Dika, Trallori, Cardelli, Bandini: ecco i candidati dem pistoiesi
I nomi proposti dal Pd provinciale ai vertici toscani
Pistoia Tante conferme ma anche alcune sorprese nelle consultazioni organizzate dal Pd provinciale fra i maggiorenti del partito per individuare il sestetto di candidati da proporre alla direzione regionale del partito. Saranno candidati sicuramente in Regione Bernard Dika (probabile capolista), Simona Querci, Marco Trallori, Valerio Bandini e Chiara Cardelli. «Tutti loro hanno mietuto tantissimi consensi che tuttavia preferiamo non materializzare con aride cifre», dice il segretari provinciale del partito Marco Mazzanti che con piglio notarile ha condotto le consultazioni. Come ampiamente previsto, i consiglieri regionali uscenti Marco Niccolai e Federica Fratoni non hanno ottenuto alcuna proroga e, di conseguenza, non saranno della partita. Pur avendo entrambi fatto un passo di lato, la loro presenza dietro le quinte si farà sentire. Fratoni infatti appoggerà la corsa di Bernard Dika, da tutti quanti considerato ormai il nuovo alfiere dell’area riformista del partito di cui Fratoni è stata per anni il primo riferimento in Regione ma che gode anche dell’appoggio dell’ala schleiniana, in primis di Marco Furfaro, braccio destro di Elly Schlein. Non è un mistero invece l’endorsment di Marco Niccolai in favore di Riccardo Trallori, a cui lo uniscono non solo la stessa sensibilità politica ma anche gli stessi riferimenti, politici e personali, all’interno del partito. Hanno fatto invece il pieno di indicazioni Bernard Dika, Simona Querci e Marco Trallori. E che la corsa per le regionali sarà un testa a testa tra lui e Dika lo si capisce dalle sue parole: «Il mio nome è stato quello più citato durante le consultazioni del Partito Democratico per la proposta di candidature al consiglio regionale: l'ho appreso ieri sera nell'affollata riunione della direzione provinciale del partito pistoiese. Sarò sincero: sono emozionato e onorato, perché sento ancora di più il dovere di dare il massimo per questo territorio», dice ricordando poi che sarà il partito regionale a decidere. Secondo alcuni conteggi fatti circolare dal suo entourage, la conta assegna 25 citazioni a lui, 19 a Dika, 12 a Querci, 8 a Chiara Cardelli, 3 a Simonetta Bartoletti ed ad Antonella Cotti, 1 a Valerio Bandini. Una stoccata che sembra voler arginare i rumors che danno Dika come capolista. Quasi certa la corsa di Bandini, dato che bisognerà garantire l’alternanza uomo-donna, è un exploit quello di Cardelli, appoggiata dalla Valdinievole. Pur essendo i loro profili sono poco conosciuti ai non addetti ai lavori, il loro peso politico potrebbe rivelarsi decisivo nell’ottica della lotta all’ultima scheda che si consumerà nelle urne fra Bernard Dika e Riccardo Trallori, i due candidati di punta che il 12 e 13 ottobre si affronteranno in una sfida fratricida. Se infatti Simona Querci, molto gradita alla Cgil, costituirà una sorta di ticket con Dika, gli altri candidati emersi dalle consultazioni sembrano più orientati verso Trallori. Suspense infine per il sesto petalo della rosa dei candidati. A contendersi un posto in lista saranno addirittura quattro candidate. In vantaggio sulle altre due sono la consigliera comunale di Pistoia Cotti e Bartoletti, espressione delle unioni comunali della Montagna. «Abbiamo però segnalato al partito regionale – dice Mazzanti – anche i nomi delle consigliere comunali pistoiesi Stefania Nesi e Irene Bottacci perché hanno ricevuto comunque un altissimo numro di segnalazioni positive». Ma Mazzanti prova anche a spegnere le fibrillazioni sui numeri: «Con queste consultazioni non ha vinto nessuno dei candidati. Ha vinto il Pd». Spetterà dunque alla direzione regionale dem far tesoro dalle indicazioni fornite dai 19 segretari delle unioni comunali del pd della provincia di Pistoia, dai 7 sindaci iscritti al partito, dai due consiglieri regionali uscenti, dal segretario dei Giovani democratici di Pistoia e dalla portavoce delle donne democratiche nonché dal parlamentare eletto nel territorio provinciale, vale a dire Marco Furfaro. «Le consultazioni interne al partito per individuare i sei candidati da proporre agli elettori – continua Mazzanti – sono state un bellissimo esercizio di democrazia. Il nostro è un partito “movimentista” che ama confrontarsi sempre di fronte a scelte che, per forza di cose, coinvolgono il futuro della nostra comunità politica. Adesso la palla passa al livello regionale che saprà scegliere nell’interesse stesso del partito». Che in via Forlanini a Firenze, nella sede regionale del Pd, si propenda per Bernard Dika capolista davanti a Simona Querci in seconda posizione, è cosa nota e anticipata proprio ieri dal nostro giornale. Certo, quello di Trallori sembra anche un messaggio al partito regionale. Che riaccende la sfida fra i due.l