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Pistoia

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Rubano per due notti consecutive nel solito vivaio: spariti mille aceri

di Massimo Donati
Il terreno dell’azienda Innocenti Vittorio e Quintilio in cui erano  piantati gli aceri rubati
Il terreno dell’azienda Innocenti Vittorio e Quintilio in cui erano piantati gli aceri rubati

Il titolare: «Non hanno paura di niente, ci sentiamo impotenti e rassegnati»

05 febbraio 2023
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PISTOIA. Sempre più spavaldi, sprezzanti del pericolo. Tanto da decidere di colpire per ben due notti consecutive nello stesso appezzamento di terreno. Ladri di nuovo in azione nei vivai pistoiesi. Nel mirino, come avviene ormai da mesi, le piantine di acero rosso. Un migliaio quelle rubate all’azienda Innocenti Vittorio e Quintilio, che ha sede in via di San Pantaleo, in un terreno che si trova al confine fra il comune di Serravalle e quello di Pistoia, in via di Montechiaro. Quelle che i ladri non sono riusciti a portare via nella notte fra giovedì e venerdì sono tornate a prenderle quella successiva. Incuranti della vicinanza delle case, tra cui, a meno di cento metri di distanza, quella di uno dei due proprietari.

«Per un’azienda piccola come la nostra, a conduzione familiare, si tratta di un danno molto rilevante – lamenta Massimo Innocenti, uno dei soci, da poco tornato dalla caserma dei carabinieri, dove ha sporto denuncia – Non tanto nell’immediato, per il valore in se delle piante rubate, che si aggira sui 4mila euro, ma per il ciclo produttivo, per il fatto che non le avremo al momento di venderle, fra circa tre, quattro anni: con il ricavato ci avremo pagato un dipendente».

Gli aceri a foglia rossa sono tra le varietà più ricercate in questo periodo tra i compratori di piante ornamentali. Il loro valore commerciale, nella fase da 0 a 3 anni, è compreso tra 3, 5 e 7 euro a piantina, tra i 3 e i 10 anni, periodo in cui vengono venduti, sale fino a raggiungere anche i 500 euro.

Due soci e un dipendente, la Vivai Innocenti è un’azienda con circa cinque ettari coltivati.

«Le avevamo messe a dimora, piantate in terra, lo scorso ottobre – spiega Innocenti – Probabilmente prima hanno fatto un sopralluogo. Le hanno sicuramente sbarbate con le mani, asportandole in modo chirurgico: le altre varietà piantate in quel periodo non le hanno neppure toccate. Del primo furto ce ne siamo accorti venerdì quando siamo andati a scaricare dei vasi in un terreno lì vicino, stamattina (ieri, ndr) invece, è stato il mio socio a scoprirlo quando è uscito di casa. Non hanno veramente paura di niente ormai. Perché entrare nello stesso vivaio per due notti consecutive vuol dire proprio avere un senso di impunità. Ci sentiamo davvero impotenti, rassegnati».

Come accennato, negli ultimi mesi sono state decine di migliaia le piante di acero rubate nei vivai pistoiesi. Gli addetti ai lavori sono certi che si tratta di furti su commissione. E anche sulla destinazione hanno più di un semplice sospetto: l’Albania.

Fatto sta che questo tipo di furto ha assunto i connotati di una vera emergenza. Tant’è che le associazioni di categoria hanno anche avuto incontri con i vertici delle forze dell’ordine e con la prefettura per capire come arginare il fenomeno. E la parola d’ordine è stata, sì, maggiori controllo da parte di polizia e carabinieri, ma anche l’adozione di sistemi di sicurezza che possano scoraggiare i furti all’interno dei vivai, come telecamere e fotocellule collegate con sistemi di allarme. Con la consapevolezza che tali misure non potranno far scomparire del tutto i furti, ma saranno comunque un significativo deterrente.


 

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