Il Tirreno

Pisa

Serie A: il posticipo

Il Pisa combatte e sfiora l’impresa, ma questo Napoli è troppo forte: ci pensa la dura legge dell’ex

di Andrea Chiavacci

	Alberto Gilardino
Alberto Gilardino

Buona prova, nonostante il risultato, per la squadra di Alberto Gilardino al Maradona contro gli azzurri di Antonio Conte

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NAPOLI. In quella che è stata la casa di Diego Armando Maradona, che oggi porta il suo nome, il Pisa fa un figurone contro i campioni d’Italia uscendo sconfitto ma a testa altissima. Il Napoli vince 3-2 ma suda le proverbiali sette camicie per un Pisa che va in gol con Nzola, rigore del momentaneo 1-1, e sfiora la rimonta nel finale dopo il 3-2 del debuttante Lorran. E i nerazzurri possono recriminare per tanti episodi sfavorevoli anche sotto il profilo arbitrale.

In campo

Gilardino rivoluziona il Pisa che deve fare a meno anche di Touré, in permesso per motivi personali, oltre che degli infortunati Stengs e Denoon. Si passa al 3-5-2. Rispetto alla gara con l’Udinese le novità dall’inizio sono Leris e Bonfanti, schierato come esterno sinistro a centrocampo, il rientro di Marin in mediana e Nzola. L’attaccante angolano parte per la prima volta titolare. Al suo fianco Moreo per garantire anche un apporto importante in fase di non possesso.

Il primo tempo

Dopo il minuto di silenzio per ricordare la scomparsa dello sciatore azzurro Matteo Franzoso si parte. Al 6’ Semper per poco non la combina grossa in fase di costruzione ma il Napoli non ne approfitta. Al 9’ c’è un richiamo al Var per un pestone di De Bruyne su Leris appena dentro l’area del Napoli in posizione defilata. L’arbitro Crezzini va al monitor ma non concede il rigore perché in precedenza Leris tocca il pallone con la mano. Al 27’ Elmas, poco prima murato da Caracciolo, va in gol dopo un tiro di Hojlund respinto da Semper ma l’attaccante azzurro è in fuorigioco. Scampato il pericolo il Pisa riprende coraggio.

Il mantra “niente paura” evocato da Giilardino alla vigilia funziona. E il Pisa può anche recriminare per due contatti in area azzurra tra Moreo e Beukema e uno tra Akinsanmiro ed Elmas. Il Var non interviene. Il Napoli la sblocca al 39’, poco dopo l’episodio che fa arrabbiare i nerazzurri, con un tiro di Gilmour, favorito prima da un rimpallo e poi da una deviazione, su assist di Spinazzola. Il Pisa non molla e va vicino al pareggio al 45’: grande apertura di Aebischer che vede Leris inserirsi dalla destra, l’algerino ci arriva in allungo ma Meret devia in angolo. Il Pisa insiste ma poi rischia di combinarla grossa con Hojlund che poi calcia a rete ma trova il solito monumentale Caracciolo già decisivo su Elmas in precedenza.

Il secondo tempo

Nella ripresa il Pisa non molla e conquista un per un tocco di mano di Beukema dopo un tiro cross di Lusuardi deviato da Canestrelli. Nzola fa centro di potenza e pareggia. Con merito. Dopo una punizione discutibile concessa al Napoli Gilardino protesta e viene ammonito.

La partita inizia a diventare nervosa ma gli ingressi di Anguissa e Lobotka ridanno potenza al Napoli che ritrova un certo impeto. Per tornare in vantaggio il Napoli però ha bisogno di un tiro rasoterra da fuori area di Spinazzola al 28’ che si infila all’angolino. Semper appare in ritardo, e un po’ coperto, sulla conclusione del terzino azzurro. Gilardino butta dentro Angori e Tramoni per Nzola e Bonfanti. Entra anche Lorran per Marin ma il Napoli la chiude al 37’ proprio il grande ex Lorenzo Lucca, da poco entrato in campo con un destro che si infila tra palo e portiere dopo un buon controllo in area. Il Pisa potrebbe riaprirla al 40’ ma Tramoni calcia a lato a tu per tu con Meret. Il Pisa insiste e riesce a riportarsi in scia al Napoli proprio con Lorran su assist di Angori dopo una distrazione della difesa del Napoli.

Il Pisa ci crede e nei sei minuti di recupero sfiora il pareggio con Angori ma l’arbitro fischia un fallo al difensore nerazzurro. Applausi al Pisa ma i tre punti vanno alla squadra di Conte.  

Qui la diretta del match

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