Il Tirreno

La storia

Rally dell’Elba, la vittoria dell'amore: la proposta di matrimonio di Simone a Tania sul gradino più alto del podio

di Francesca Bandinelli

	La macchina guidata dal romagnolo Simone Campedelli affiancato dalla lucchese Tania Canton
La macchina guidata dal romagnolo Simone Campedelli affiancato dalla lucchese Tania Canton

Doppi festeggiamenti per la coppia vincitrice Campedelli-Canton: «Verremo a sposarci qui»

27 aprile 2024
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Il primo passo è stato quello professionale, perché Simone Campedelli, già protagonista quest’anno del Campionato italiano assoluto, insieme alla navigatrice Tania Canton, lucchese di nascita, ha celebrato il suo ritorno all’Isola d’Elba il Rallye Elba-Trofeo Bardahl con un nuovo successo, il secondo su queste strade della propria carriera.

Su una Skoda Fabia RS Rally 2, Campedelli ha conquistato la 57esima edizione del Rally che, in questa settimana, ha aperto la sfida 2024 della serie IRC e ha proposto, per la prima volta, la validità della Mitropa Rally Cup. Dopo il successo nel 2022, il pilota di Savignano sul Rubicone, vincitore di sei parziali sui sette in programma, non ha lasciato spazio a nessun altro. E, direttamente dal gradino più alto del podio, ha poi spiazzato tutti, anche chi, come Tania, lo conosce da una vita. «Questa è una delle gare più belle – ha detto – la location è meravigliosa, correre su queste strade ti regala qualcosa di straordinario. Verremo qui a sposarci».

E così, tra lo stupore generale, anche della futura sposa raggiante di felicità, oltre a celebrare una vittoria, si è pensato anche ai confetti che tra non troppo saranno messi insieme per festeggiare un altro traguardo, con la medesima complicità venutasi a creare in vettura. Anche il pubblico è rimasto sorpreso, così come gli altri con cui Campedelli e Canton hanno condiviso il successo nel rally elbano.

Al secondo posto si sono classificati Fabio Andolfi, savonese, figlio e fratello d’arte, al battesimo in questa avventura, affiancato dal livornese ed elbano d’adozione Alessandro Floris. Andolfi ha sfruttato al meglio la “vecchia” versione della Skoda Fabia per interpretare alla perfezione le difficili strade dell’isola e anche per contenere i ripetuti attacchi che arrivavano dal duo bresciano composto da Stefano Albertini, già vincitore nel 2017, con l’esperto Danilo Fappani, con una Fabia di ultima evoluzione. Se Campedelli è riuscito a tenere un ritmo sempre di vertice in tutte le prove della manifestazione, gli altri due hanno vivacizzato non poco l’intero arco della gara.

I sorrisi, al momento della premiazione a cui ha partecipato anche il direttore del Tirreno, Cristiano Marcacci, non sono mancati, così come la consapevolezza degli altri partecipanti di aver contribuito alla riuscita dello spettacolo, capace di accendere il pubblico ai bordi delle strade. Al quarto posto si è invece classificato Antonio Rusce (Skoda) con Sauro Farnocchia alle note, dopo aver avuto ragione del lucchese Rudy Michelini con Nicola Angilletta nei panni di navigatore. Le emozioni non sono mancate, nonostante il meteo abbia complicato in diverse circostanze i piani, tra pioggia e nebbia. Sulle strade dell’isola, c’è stata poi una sorta di gara nella gara, ovvero il confronto tra gli elbani. Il migliore, dopo due giornate movimentate, è stato Andrea Volpi, in coppia con Mei, su una Fabia Evo. Per loro c’è stato un avvio sofferto con una scelta azzardata di gomme nella prima fase, ma col passare del tempo e delle curve c’è stato modo di riscattare la delusione del 2023.

Le prime battute della sfida, erano state caratterizzate dal ritmo imposto da Francesco Bettini con Luca Acri, al volante di una Citroen C3 con pneumatici indiani MRF, poi però, a condizionare la seconda giornata di gare è stato un dolore all’arto, postumo di un incidente domestico. È stato frizzante e spettacolare anche il confronto tra le vetture a due ruote motrici. Il successo, in questo caso, è andato al varesotto Andrea Crugnola, campione italiano in carica che ha affrontato la serie IRC con una piccola Peugeot 106 Kit, insieme a Andrea Sassi. Hanno conquistato la diciassettesima posizione, lottando con vetture di categoria superiore. Sul fronte della Mitropa Rally Cup, che ha portato al via 26 equipaggi tra vetture moderne e storiche, il migliore è stato Philip Geipel con Katrin Becker, su una Skoda Fabia, mentre tre le vetture storiche, a sorridere sono stati gli elbani Andrea e Luca Specos, padre e figlio, su una Peugeot 205 GTi, capaci di lasciarsi alle spalle gli austriaci Northdurfter e Muench.

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