Le misure
L’Elba dice addio a Mellini: pioniere del turismo e dell’immobiliare
Il ricordo del figlio: «La tua passione per il sapere e il conoscere ti ha sempre contraddistinto»
PORTO AZZURRO. L’Elba ha perso uno dei pionieri del turismo. Del resto Giancarlo Mellini è stato un personaggio importante, uno di quelli che hanno lasciato il segno contribuendo a cambiare il volto dell’isola, trasformandola dagli anni sessanta in poi in una realtà turistica.
Aveva 83 anni. È morto in ospedale. La sua storia si intreccia saldamente con la parabola dello sviluppo elbano. È stato tante cose Mellini. 55 anni fa conobbe la moglie Gitta, tedesca anche se ormai elbana a tutti gli effetti. Con lei aprì quella che probabilmente è la prima agenzia immobiliare dell’isola: la Immobilien Service La Pianotta. Non solo. Mellini è stato per anni amministratore delegato della Capo d’Arco Immobiliare, una delle più grandi aziende turistiche e immobiliari negli anni d’oro del turismo elbano.
Contribuì alla realizzazione dei due grattacieli di Portoferraio, oltre che al grande complesso turistico e immobiliare di Capo d’Arco. Non solo. Al suo lavoro si deve anche la realizzazione del campo da golf dell’Acquabona e alla stessa azienda vinicola. Autodidatta puro, Mellini con le persone ci sapeva fare e aveva una cultura costruita pezzo dopo pezzo con la curiosità. Aveva solo l’avviamento, non aveva studiato all’Università, eppure è stato al passo di grandi personalità e ha seguito progetti di grande rilievo.
«Da quella botteghetta – lo ricorda il figlio Simone – sei arrivato dopo non si arriverebbe neanche con 10 lauree. Avevi imparato e studiato per sapere fare tutto: dall’enologo, all’ingegnere, dall’architetto al geometra, dal commercialista al direttore, la tua passione per il sapere e il conoscere ti ha sempre contraddistinto». Mellini lascia la moglie Gitta, i figli Anita e Simone e tante persone che lo rispettavano e gli volevano bene.
