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Elba, paradiso da esplorare
L'analisi

Una promozione da 293mila euro: ecco quanto vale l’Elba sui social

di Gabriele Buffoni
Una promozione da 293mila euro: ecco quanto vale l’Elba sui social

Solo nell’ultimo mese raggiunti 951mila utenti per oltre 25mila interazioni

14 ottobre 2022
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PORTOFERRAIO. Una campagna pubblicitaria dal valore di 293mila euro. Tanto sarebbe costato l’investimento da parte delle amministrazioni comunali elbane se avessero voluto spendere soldi pubblici nella promozione del territorio e ottenere gli stessi risultati. Invece, a costo zero, l’isola d’Elba ha ottenuto nel mese di settembre una visibilità impressionante sul web. Promuovendosi praticamente da sola, o meglio: grazie ai post pubblicati sui principali social network (Instagram e Facebook) dai suoi stessi visitatori, travel-blogger e influencer (più o meno noti) che ne hanno fatto la propria meta di vacanza.

Il valore della rete

L’analisi del fenomeno – effettuata dalla Mercatanti srl, azienda specializzata in informatica forense e comunicazione digitale – presenta margini di errore minimi. Per giunta riguarda un periodo in cui il turismo sull’isola già propende verso la bassa stagione e dunque anche il numero di interazioni sui social, inevitabilmente, può subisce una flessione. Fatto sta che per quanto riguarda i principali hashtag (ovvero gli aggregatori tematici) relativi all’isola d’Elba i dati sono impressionanti.

Negli ultimi 30 giorni i post inerenti il territorio elbano hanno raggiunto 951mila utenti per un totale di 250 post pubblicati (considerando unicamente i profili con privacy “aperta” e non quelli privati) . Se a questo si aggiungono le fonti “non social” (ad esempio i blog oppure i video caricati su YouTube o altre piattaforme) il pubblico raggiunto sale ancora, sfiorando la soglia dei tre milioni di utenti (per la precisione, 2.902.525). E per quanto riguarda le interazioni ai singoli post – ovvero i mi piace e i commenti – la quota raggiunta è di ben 25.058 nel solo mese di settembre.

Potenziale non sfruttato

Questo bacino di pubblico – di fatto a costo zero sia per i Comuni che per i privati – rappresenta una ricaduta praticamente naturale, un indotto generato dall’offerta turistica dell’Elba senza ulteriori incentivi. Eppure il valore è ingente.

«È un potenziale poco sfruttato – ammette Luca Mercatanti, titolare dell’omonima azienda che ha elaborato lo studio – tra l’altro c’è anche da considerare l’indirizzo di ogni singolo post, il “sentimento” veicolato: per quanto riguarda l’isola d’Elba, il 95 per cento delle pubblicazioni è positivo e solo una percentuale minima dei post condivisi rappresenta giudizi negativi. Per questo la ricchezza da sfruttare è enorme: se un Comune mettesse sul tavolo anche solo un centinaio di euro al giorno per promuovere eventi o le bellezze del proprio territorio si riuscirebbero a raggiungere tranquillamente i 20mila utenti quotidiani. Rispetto all’estero – spiega – siamo ancora alla preistoria: non applichiamo mai strategie di marketing, ci si limita a godere di un indotto generato dai turisti e dalle interazioni che scaturiscono quasi naturalmente, in una sorta di passa-parola sui social. Quando invece si potrebbe ottenere molto di più».

Il bisogno di adeguarsi

Eppure la consapevolezza che questa è la strada da percorrere c’è. Anche sull’isola d’Elba che, per quanto riguarda la costa tirrenica, risulta essere uno dei luoghi più “instagrammabili” anche secondo i recenti report della Regione Toscana.

«Parliamoci chiaro: questo è il futuro della promozione turistica – commenta Niccolò Censi, coordinatore della gestione associata del turismo dell’Elba – dobbiamo iniziare a recuperare terreno, adeguarci a queste nuove tendenze. Anche perché vanno a investire una fetta di potenziali visitatori giovani e giovanissimi, che tengono molto in considerazione anche il livello di potenziale social di una località. Cosa fare? Investire con intelligenza, anche per non snaturare il territorio – risponde Censi – ad esempio possiamo cominciare a “mappare” le location migliori per le foto sui social oppure creare attrazioni nuove, integrate all’ambiente naturale, che attirino turisti, travel-blogger e instagrammer allo scopo di generare un circuito virtuoso. Che di anno in anno presenti i suoi frutti per l’isola».

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