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Herons nel fortino della Libertas. Rivincita che vale il secondo posto

di Lorenzo Carducci
Arrigoni a canestro contrastato dal livornese Fantoni (foto Nucci)
Arrigoni a canestro contrastato dal livornese Fantoni (foto Nucci)

Stasera alle 20,30 il sequel della finale di Coppa Italia, Lorenzetti in forse. Coach Barsotti: mi aspetto da Livorno un grande impatto fisico ed emotivo

30 marzo 2024
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MONTECATINI. Dove eravamo rimasti? Ah sì, dalla finale di Coppa Italia di 13 giorni fa a Roma: festa Herons, amarezza Livorno sponda Libertas.

Un verdetto che in queste due settimane scarse è parso prolungare i propri effetti: il bagno di endorfine ha spinto la Fabo a superare Gema nella stracittadina per poi impallinare Sant’Antimo mercoledì, mentre gli amaranto dopo aver battuto in casa Avellino all’ultimo secondo sono caduti a Piacenza perdendo peraltro per infortunio (purtroppo sembra piùttosto serio) Terenzi, oltre a dover continuare a fare a meno di Lucarelli. La classifica vede i termali secondi a +2 sulla doppia L, dietro l’inarrestabile capolista Pielle. Un sorpasso che però in ragione della gara che gli uomini di Andreazza devono recuperare con Sant’Antimo è rimasto a metà, in attesa del derby spartiacque di scena stasera (alle 20,30), in un PalaMacchia da tutto esaurito. 

Quel che sperano gli aironi è di completarlo il sorpasso, senza finire nella scarpata del Romito come la Lancia di Vittorio Gassman nell’iconico film di Dino Risi. Vincendo, gli Herons si porterebbero momentaneamente a +4 (+2 se la LL facesse suo il recupero) e sul 2-0 negli scontri diretti, con più facilità di confermarsi secondi nelle ultime tre giornate e assicurarsi il fattore campo nell’eventuale gara-5 di semifinale playoff. Viceversa, la Libertas pareggerebbe i conti avendo poi sulla racchetta il +2. Sicuramente scenderà in campo una Akern “ferita” e affamata di rivincita.

E se i padroni di casa saranno in 9, i rossoblù rischiano di essere di nuovo in 8, ancora senza Carpanzano e un Lorenzetti in forse. «Mi aspetto che dopo aver perso a Piacenza e con ancora fresca la finale, la Libertas giochi una gara di grandissimo impatto fisico ed emotivo, dando il tutto per tutto – dice la sua il coach della Fabo Federico Barsotti – Specialmente i senatori, i leader Fantoni e Fratto, ma anche Ricci e Saccaggi. Credo che sarà l’ennesima partita lottata, più simile a una gara-2 dei playoff che a un turno di stagione regolare: a dicembre loro arrivarono da noi sgonfi (reduci da una striscia di 8 successi consecutivi, nda) mentre a Roma si è decisa sugli episodi, questa probabilmente sarà ancora diversa». In casa la Libertas non perde da ottobre e concede mediamente solo 68 punti, non a caso è la miglior difesa dell'intero campionato. Un muro che il secondo attacco del girone (82 punti di media), ultimamente abbastanza in palla, proverà a bucare.

«Loro cercheranno di dominare l’area come sempre, affidandosi tanto al pick and roll – prosegue Barsotti – Noi dobbiamo sapere che la partita è lunga e ogni secondo in più sarà a nostro favore. Fondamentale non perdere tanti palloni, come invece ci è successo a inizio terzo quarto in finale. In palio poi c’è il secondo posto: se loro vincono lo perdiamo quasi definitivamente, se vinciamo noi prendiamo un buon vantaggio». Gli aironi avranno al seguito una folta delegazione di tifosi, che sfruttando la vicinanza della trasferta non vogliono perdersi la sfida.


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