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Montecatini, giudizio immediato per il killer delle escort


	Gli scavi dei carabinieri a Bizzarrino (foto Nucci)
Gli scavi dei carabinieri a Bizzarrino (foto Nucci)

Accolta la richiesta della procura: per Frumuzache si andrà subito al dibattimento. Intanto l’indagine a Prato si allarga ad altri tre delitti irrisolti, avvenuti tra Emilia Romagna e Toscana

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Montecatini Si terrà a gennaio il processo con il giudizio immediato (che consente di saltare l’udienza preliminare di fronte al gup, visti i gravi indizi di colpevolezza che sarebbero in mano alla pubblica accusa) nei confronti del 32enne Vasile Frumuzache, il metronotte romeno residente a Bizzarrino (Monsummano) che ha confessato di aver ucciso le due escort connazionali Denisa Paun (delitto avvenuto nella stanza 101 del residence Ferrucci di Prato) e Ana Maria Andrei, della quale non si avevano più notizie dall’inizio di agosto del 2024 e poi ritrovata cadavere nel giugno scorso nel casolare ribattezzato degli orrori di via di Riaffrico a Montecatini, dopo il rinvenimento dei resti dell’altra giovane, trovata decapitata nello stesso luogo sulla prima collina tra la zona delle Panteraie e il quartiere Musicisti, a Montecatini Terme.

Per il killer reo confesso delle escort si andrà subito dunque al dibattimento nelle aule della Corte d’Assise, dopo la chiusura delle indagini a settembre della procura di Pistoia (il pubblico ministero titolare dell’inchiesta è Chiara Contesini), convinta che Frumuzache sia l’unico responsabile della morte della 27enne Ana Maria Andrei, originaria di Buzau, senza il coinvolgimento di complici o di terze persone. E che il presunto assassino abbia agito con l’aggravante dei futili e abietti motivi, escludendo motivi di natura economica dietro il delitto.

Intanto come riporta Repubblica, l’altra inchiesta a carico del vigilantes aperta dalla procura di Prato (competente per l’omicidio di Denisa Paun) si starebbe concentrando sul caso di tre delitti irrisolti, avvenuti due in Toscana e uno in Emilia Romagna. In questo caso i pm non hanno mai escluso che Frumuzache abbia commesso altri omicidi e inoltre è ancora aperta la pista di un possibile complice che potrebbe aver aiutato il killer ad uccidere, decapitare e occultare il cadavere di Paun.

Il metronotte è stato incastrato dai movimenti registrati dalla “scatola nera” della sua auto e poi dal successivo ritrovamento della Bmw rossa (alla quale era stato cambiato il colore della carrozzeria) che apparteneva ad Ana Maria Andrei nell’abitazione di Bizzarrino dove viveva con la moglie e i due figli piccoli, avvenuto dopo che il 32enne aveva già confessato il primo omicidio.

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