Montecatini, scoperta una casa di appuntamenti: la pubblicità online e quel via vai sospetto
Denunciata l’affittuaria dell’appartamento, una donna di 55 anni per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
MONTECATINI. La pubblicità, si sa, è l’anima del commercio, ma, in questo caso, si è rivelata un’arma a doppio taglio per una donna di 55 anni, di fatto tenutaria di una casa di appuntamenti, e che, alla ricerca di clienti per le “sue ragazze”, aveva diffuso in rete la sua “proposta commerciale”. Ma oltre ad attirare l’attenzione dei potenziali clienti quella campagna promozionale ha attirato anche l’attenzione delle forze dell’ordine, e così la casa di appuntamenti è diventata, nel significato letterale del termine, una “casa chiusa”, mentre la sua “gestrice” è stata denunciata.
A dare il via alle indagini della polizia, lo scorso mese di marzo, è stato però soprattutto il via vai di persone da un edificio in via San Marco, nella zona est di Montecatini. Un via vai fatto soprattutto di uomini di una certa età, in un movimento che era decisamente insolito per una normale abitazione. E la spiegazione più logica era appunto quella della casa di appuntamenti. Sospetti poi confermati dalle indagini: lì c’era un appartamento nel quale veniva quotidianamente praticata l’attività di prostituzione da parte di donne e ragazze provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese. La veridicità dei sospetti veniva confermata dall’attività di osservazione, dalle dichiarazioni raccolte da diversi clienti e dal controllo del web.
Le indagini hanno fatto emergere infatti il modus operandi: l’attività di prostituzione veniva infatti pubblicizzata su vari siti erotici e pornografici, con tanto di foto delle ragazze cinesi ed elenco delle prestazioni offerte (come se si parlasse di prodotti in vendita in un supermercato invece che di persone). Accanto a quelle foto c’erano anche dei numeri di telefoni cellulari, chiamando i quali rispondeva una donna. Si trattava dell’affittuaria dell’appartamento, una donna cinese di 55 anni, che si occupava di prendere contatti con i clienti per accedere all’appartamento. Qui, con la tenutaria sempre presente, si svolgeva l’attività di prostituzione. Attività che veniva materialmente fatta sempre da donne cinesi che, mensilmente, si “davano il cambio”.
A quel punto è scattata l’irruzione nella casa, dove è stata sorpresa anche una donna sempre di origine cinese, di 60 anni e irregolare sul territorio nazionale, che aveva appena incontrato un cliente.
Lo stesso appartamento (dove è stata rinvenuta anche la somma di 8mila euro, ritenuta frutto dell’attività di prostituzione) è stato quindi sottoposto a sequestro preventivo, mentre la 55enne affittuaria dell’abitazione, nonché organizzatrice dell'attività, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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