Montecatini, la proposta sul verde pubblico: «Puntiamo su una città-giardino»
L’associazione Ama Montecatini chiede che il prossimo gestore abbia competenze in progettazione del paesaggio. «Per aumentare l’attrattività turistica»
Montecatini Fare di Montecatini una «città giardino». E dunque «richiedere al mercato una chiara competenza in progettazione del paesaggio e progettazione di giardini a bassa manutenzione». Perché «i giardini sono una delle attrattive fondamentali della nostra città, crediamo che sia arrivato il momento di procedere con sapienti interventi strutturati che, opportunamente comunicati, potrebbero anche aumentare l’attrattività della città a livello turistico».
È la proposta-appello rivolta all’amministrazione comunale da parte dell’associazione Ama Montecatini, nata non da molto e che riunisce residenti e commercianti soprattutto del centro città. La lettera aperta arriva quando il Comune ha avviato una rivisitazione del verde pubblico partendo dall’asse stazione piccola (piazza Gramsci)-viale Verdi (una veduta in alto), fino alla “rotonda” del Palazzo del turismo, dove nelle settimane scorse sono stati abbattuti tre pericolosi alberi ed è stato rimosso il gazebo abusivo che occupava metà del marciapiede.
Il Comune ha intenzione inoltre di acquisire dalle Terme ulteriori porzioni di verde pubblico - tra aiuole, piccoli appezzamenti di terreno, zone pedonali, camminamenti - per allargare il perimetro della pineta. E inoltre dovrà procedere a un nuovo affidamento della gestione del patrimonio arboreo, l’attuale va in scadenza infatti a novembre. Ed è già stato annunciato il progetto di stanziare una cifra maggiore per questo specifico capitolo di spesa: si parla di circa 300mila euro in più derivanti dall’aumento degli incassi dalla tassa di soggiorno sul turista.
«Vorremmo indurre una riflessione sulla metodologia di gestione del verde che può essere ottimale per la nostra città sulla base delle più moderne tecniche di progettazione del paesaggio urbano che vengono adottate nel resto del mondo – ribadisce Ama Montecatini – ad oggi la città conta circa 7000 alberature, la maggior parte piantata all’inizio del ’900, e, quindi, secondo esperti che le hanno già analizzate, vicine al fine vita naturale o vicine al termine del periodo in cui riescono a sopravvivere in ambiente cittadino. Da qui deriva la necessità di procedere in alcuni abbattimenti e ripiantumazioni che stanno cambiando l’aspetto della città (circa 50 i tagli già effettuati dall’estate, ndr). Ne consegue che la manutenzione del verde per un certo numero di anni sarà una parte importante del bilancio del Comune». Secondo l’associazione «il Comune in passato ha avuto al suo interno una forte competenza di botanica e gestione del verde pubblico che si è persa a causa della non sostituzione dei giardinieri comunali che sono andati in pensione. A nostro avviso questa competenza interna andrebbe ricostruita». l
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