Chiesina Uzzanese, «auto e camion a tutta velocità nella strada del nuovo asilo nido»
Esposto di 40 genitori a Comune e prefetto: servono controlli
Chiesina Uzzanese Un esposto al sindaco di Chiesina Uzzanese Fabio Berti e al comandante della polizia municipale, firmato dai genitori e frequentatori dell'asilo nido "Il Gomitolo", che sorge nella località di Chiesanuova, frazione di Chiesina Uzzanese, confinante con il comune di Montecarlo. La strada in cui sorge la struttura, via dei Garofani, seppur piccola - rilevano i firmatari - è molto trafficata e i mezzi, spesso anche di medie o grandi dimensioni, procedono a velocità talmente elevate, da mettere a rischio l'incolumità sia degli adulti (genitori/accompagnatori) ma, soprattutto dei bambini che ogni giorno vi si recano.
«Più di tre settimane fa, abbiamo firmato questo esposto e lo abbiamo inoltrato a mezzo pec al sindaco e al comandante della polizia municipale – ha sottolineato Emanuele Vanti, a nome dei genitori firmatari- – ritenendo importante mettere a conoscenza del fatto anche il questore e il prefetto circa la pericolosità della strada. A oggi, non solo non abbiamo riscontrato nessun miglioramento in ordine alla sicurezza, magari la presenza di una pattuglia che presidi il controllo della circolazione, ma cosa ancora più grave non abbiamo ottenuto nessuna risposta da parte degli enti interpellati, così abbiamo pensato di rivolgerci alla stampa. Il nostro timore è quello che se non si pone un rimedio a questo stato di cose, prima o poi succederà qualcosa di spiacevole».
L'asilo è stato inaugurato lo scorso mese di ottobre, dopo che il comune di Chiesina Uzzanese ha ottenuto, nell’ambito del Pnrr, l’ammissione del progetto per la riqualificazione e messa in sicurezza dell’edificio scolastico, ricavando così un ambiente gradevole e funzionale, in grado di accogliere 24 bimbi dai 12 ai 36 mesi. «Io accompagno mia figlia col furgone che utilizzo per lavorare – ha sottolineato Vanti – e pur trattandosi di un mezzo robusto viene scosso al passaggio degli altri mezzi, segno inequivocabile della velocità elevata a cui sfrecciano».
A constatare la situazione di rischio sono state ad oggi una quarantina di persone, che non hanno esitato ad apporre la propria firma sull'esposto. Sulla strada sarebbero presenti anche degli autovelox arancioni, gli speed check, quelli cilindrici progettati per dissuadere i conducenti dal superare i limiti di velocità, ma essendo sprovvisti di telecamere non sortiscono l'effetto sperato. Forse metterli effettivamente in funzione potrebbe finalmente rappresentare un buon deterrente, ad ogni modo per poter erogare multe lecite è necessaria la presenza di una pattuglia nelle immediate vicinanze.