Pineta a Montecati, ci sono 21 alberi da abbattere
Il taglio entro la fine del mese nei pratoni tra Tamerici e Torretta. Dopo verrà rimossa l’ordinanza di chiusura per motivi di sicurezza
MONTECATINI. Entro la fine del mese la pineta tornerà tutta fruibile in completa sicurezza con l’abbattimento di 21 alberi che non danno garanzie di assoluta stabilità, si trovano tutti nei pratoni tra le terme Tamerici e Torretta, nella zona nord del parco.
Una volta rimossi, il sindaco Luca Baroncini revocherà la sua ordinanza di chiusura di questa parte della pineta emessa il 29 novembre dello scorso anno dopo la caduta di tre grossi pini in seguito alla tempesta di vento che ha mandato in tilt la città. Spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Sartoni: «Il taglio viene fatto in questo momento perché abbiamo aspettato fino all’inizio di aprile l’autorizzazione da parte della Soprintendenza».
Nei giorni scorsi la nomina del direttore dei lavori, l’agronomo David Cappelletti (2.500 euro di onorario), lo stesso che nei mesi scorsi per il tramite della cooperativa Arkè, alla quale il Comune si è affidato, «ha eseguito il controllo dello stato fitosanitario e biomeccanico di parte del patrimonio arboreo del comune di Montecatini Terme, valutando le alberature mediante l’applicazione della metodologia denominata Vta».
Gli stessi rilievi insomma che hanno reso necessario l’abbattimento di undici pini in via Sardegna, e che porteranno al taglio di ulteriori 21 alberi anche in pineta. Il metodo Vta prevede in sostanza una attenta e dettagliata analisi di tutte le parti della pianta (zolla e radici, colletto, fusto, castello, branche, rami primari e secondari, chioma) per arrivare a valutare le sue condizioni fitosanitarie e fitostatiche, in modo da individuare sintomi e difetti che ne possono compromettere la stabilità e sollecitarne il rischio di caduta.
La questione della pineta ancora mezza chiusa, anche se normalmente frequentata soprattutto con l’arrivo della bella stagione, è arrivata ieri mattina in consiglio comunale, al centro di un’interrogazione presentata da Edoardo Fanucci e Gianna Rastelli (Italia Viva), che lanciavano l’allarme per un parco termale off limits per motivi di sicurezza ma senza che l’amministrazione facesse rispettare l’ordinanza in vigore nella porzione con il concreto rischio di caduta alberi, «tale area non risulta segnalata e interdetta con barriere, cartelli o transenne», si legge nel testo. C’era dunque da attendere il via libera della Soprintendenza per procedere agli abbattimenti e alla messa in sicurezza.
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