Il Tirreno

Montecatini

La delibera

Torretta, votato l’acquisto ma solo col sì al concordato

di Lorenzo Carducci
Torretta, votato l’acquisto ma solo col sì al concordato

Montecatini, l’ok del consiglio comunale vale come offerta irrevocabile

30 novembre 2022
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MONTECATINI. Alla fine, nonostante l’ampio e acceso dibattito, intorno alla mezzanotte d’inizio martedì il consiglio comunale ha approvato la delibera che autorizza il Comune, in caso di omologa del piano di concordato che Terme di Montecatini spa dovrà presentare in tribunale entro il 9 novembre, ad acquistare lo stabilimento termale Torretta per 1 milione e 510mila euro. A differenza della variazione di bilancio passata poco prima per 9 voti a 8, la delibera di acquisizione ha incontrato solo 12 sì, al netto dei 5 non votanti perché usciti dall’aula, i Bagnaioli Gabbani e Guelfi che avevano già lasciato la riunione mentre Rucco, Biagini (Pd) e Magnani (M5S) l’hanno fatto sul momento. «La delibera non ha una sola riga dedicata a progettualità sulla struttura e sul parco – lamenta Ennio Rucco – . Si compra perché c’è da riempire una domanda di concordato. È dal 2019 che proponiamo interventi sul patrimonio termale e siamo stati noi ad avviare questa pratica. Ma non possiamo condividere un atto tardivo, pieno di contraddizioni e slegato totalmente da una progettualità amministrativa. Non ci assumiamo la responsabilità erariale. Se la prenda l’amministrazione, per una volta, la responsabilità». Dopo le parole del sindaco Baroncini – che in parte ha fatto mea culpa sulla mancata condivisione della misura varata in fretta e furia – e le dichiarazioni di voto, è caduto nel vuoto il tentativo di Magnani di provare a posticipareil tutto al prossimo lunedì per ponderare e calibrare maggiormente l’intervento, in considerazione anche del fatto che la giunta regionale si riunirà per approvare l’acquisto di Tettuccio, Regina ed Excelsior (per 14 milioni) venerdì o addirittura a inizio settimana prossima. Così come vana la proposta di emendamento, in virtù della quale il Comune si sarebbe dovuto impegnare all’acquisto anche in caso di liquidazione giudiziale senza concordato. «Resta un atto non certo finalizzato al recupero e alla valorizzazione artistica dell’immobile – dice il consigliere pentastellato – altrimenti l’emendamento sarebbe passato oppure sarebbero stati stanziati i soldi per rilanciare il parco. Quell’atto comporta responsabilità patrimoniali non indifferenti dei consiglieri, se la Corte dei Conti lo dichiara illegittimo il danno diventa enorme». A ciò si è opposto il parere negativo degli uffici e della legale Rossana Parlanti, sulla stessa linea dell’assessore Lumi. «Con l’autorizzazione a presentare l’offerta irrevocabile d’acquisto in caso di concordato – spiega l’assessore al bilancio – e con quanto farà la Regione rendiamo il piano appetibile per i creditori. Se ci sarà l’omologa, seguirà un bando competitivo per la vendita e se non ci saranno offerte più alte della nostra ci aggiudicheremo la Torretta, non prima della prossima estate. A quel punto faremo richiesta di mutuo a Cassa depositi e prestiti, che dovrebbe essere a tasso d’interesse fisso. Ma sono fatti salvi ulteriori investimenti nel patrimonio termale».

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