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Tennis: il campione

L’amico di Lorenzo Musetti: «Quei messaggi prima della finale e cosa gli dirò appena rientra in Italia»

di David De Filippi

	Lorenzo Musetti con Andrea Marchini: in barca insieme e durante le elementari
Lorenzo Musetti con Andrea Marchini: in barca insieme e durante le elementari

I “dietro le quinte” delle giornate di Parigi: «Un’emozione enorme: noi sappiamo quanto lavoro c’è»

05 agosto 2024
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CARRARA. Felice per l’amico e per la medaglia olimpica ottenuta da Lorenzo Musetti, Andrea Marchini racconta gli stati d’animo che si vivono in un’occasione così importante, nella quale il tifo diventa passione e dove la tensione poi si scioglie in una gioia interminabile, nei confronti non di un vip, ma di un ragazzo speciale, che rientra nella cerchia delle persone care.

L’emozione

«È stata una emozione enorme e non saprei nemmeno come descriverla – spiega Andrea – Vederlo vincere una medaglia è una cosa che ti rende orgoglioso, perché sai cosa c’è dietro fin dall’inizio. Quest’anno non era iniziato nel migliore dei modi, ma poi vedi arrivare i risultati a Wimbledon e un bronzo olimpico e questo anno si trasforma in qualcosa di storico».

È così, quando si è amici di un personaggio famoso: il grande pubblico vede solo ciò che viene trasmesso dalle telecamere o legge ciò che riporta la stampa, ma le persone vicine al protagonista non lo vedono come un “vip”, bensì come un ragazzo normale, che in quel momento sta facendo qualcosa di speciale. Conoscono i “dietro le quinte” della sua esistenza, le paure, i ragionamenti, gli stati d’animo, e tutto ciò che, in fondo, rappresenta la vita vera.

I messaggi

«Ci siamo sentiti tutti i giorni, dopo ogni partita – ha aggiunto Andrea – Abbiamo una chat tra amici e siamo stati tutti attenti a non dargli ulteriori pressioni, oltre a quelle che aveva già. Dopo la vittoria del bronzo, però, gli abbiamo mandato messaggi di congratulazioni e di ringraziamento per le emozioni che ci ha fatto provare. La prima cosa che gli dirò quando lo vedrò di persona è che tutto questo se lo merita e si merita anche di più».

Le parole di Lorenzo

Lorenzo Musetti, domenica a sera a Casa Italia a Parigi, è tornato a parlare della storica medaglia, dopo la premiazione con due big come Djokovic e Alcaraz. Lorenzo Musetti ha detto tra l’altro: «È una medaglia che pesa tantissimo per come ero arrivato e per come avevo preparato queste Olimpiadi, c'era tanta stanchezza, ma con la maglia azzurra l'ho sentita poco. Ho tutti i dolori del mese arretrato, ma la maglia mi ha dato energia e voglia. Siamo un bel gruppo, è stata una vittoria non nostra, ma di tutta la delegazione del tennis e di tutti gli italiani». E ha aggiunto: «Sicuramente vale tanto – ha proseguito –, essere affiancato a due campioni, l’old school e il futuro che avanza, mi dà tanta speranza per il resto della stagione», il riferimento a Djokovic e Alcaraz che hanno completato il podio olimpico. Una medaglia storica per il tennis ma anche per la città, la prima in assoluto in uno sport individuale dopo gli ori a Berlino 36 nel calcio e il bronzo di Simone Del Nero sempre nel calcio a Atene 2024.

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