Rimosso lo striscione per Micol, morta a 17 anni in un incidente: tensione a scuola. La rabbia delle amiche
Massa, l’episodio è avvenuto alla “Pascoli”: scontro verbale fra alunne e vicepreside. La replica dell’istituto
MASSA. Uno striscione (ormai rovinato) rimosso senza il consenso delle amiche, una frase giudicata inopportuna in un ambiente già provato dal lutto. È stato questo mix di fatti che mercoledì mattina, 26 novembre, ha acceso un momento di tensione al liceo Pascoli di Massa attorno al ricordo di Micol Arcolini e dell’amica ancora ricoverata in gravissime condizioni.
La ricostruzione
All’indomani dell’incidente in via degli Oliveti alcuni studenti avevano appeso al cancello uno striscione per le due ragazze: «per sempre Micol», mentre all’amica «non mollare». E lì lo striscione era rimasto fino a mercoledì, quando una collaboratrice scolastica ha deciso di toglierlo vedendone lo stato. Ciò ha scatenato un forte momento di tensione tra le amiche delle ragazze, con la bidella che si sarebbe messa a piangere. Notando il suo stato d’animo, la vicepreside sarebbe intervenuta mentre le studentesse stavano rimettendo il drappo. È in quel momento che, secondo le ragazze, sarebbe stata pronunciata la frase «non dovete pensare ai morti ma ai vivi».
La frase e gli attimi di tensione
Dalla scuola spiegheranno poi che quella frase è stata «estrapolata dal contesto» e si riferiva alla collaboratrice scossa, ma le studentesse dicono di averla vissuta come «fuori luogo» in un clima già segnato dal lutto per la perdita della loro coetanea. Una di loro racconta che per loro quello striscione era «un gesto semplice di vicinanza» e che la rimozione è stata percepita come improvvisa. Secondo la sua versione la collaboratrice «di sua iniziativa ha rimosso il drappo e i fiori, nonostante avessimo espresso il nostro “no”. È stato strappato via in malo modo, buttando i fiori nel bidone». Le ragazze hanno recuperato il drappo per rimetterlo a posto e proprio in quel momento sarebbe intervenuta la vicepreside.
«Mentre eravamo a riattaccare il cartellone è arrivata inveendo contro di noi urlando “vergognatevi, non dovete pensare ai morti ma ai vivi perché la bidella sta piangendo”», cosa che «ha fatto urlare di rabbia e delusione la migliore amica di Micol, che ora non vuole tornare a scuola».
La scuola
Il Tirreno ha provato a contattare la vicepreside. A rispondere è stata la dirigente scolastica Alessandra Paoli, che precisa di non essere stata presente al momento dei fatti ma che il giorno seguente ha voluto sincerarsi personalmente parlando con il personale coinvolto. Paoli spiega che lo striscione rimosso era stato appeso venti giorni fa. «Dopo tanti giorni di pioggia era ormai ammalorato e penzolante – spiega – la collaboratrice l’ha rimosso piegandolo e riponendolo da una parte, senza intenzione di mancare di rispetto. Era in tela, nessuno l’ha strappato».
La preside ricorda che la scuola in queste settimane non è rimasta indifferente a questa delicata vicenda, aggiungendo che ha subito acconsentito a esporre un nuovo striscione, che effettivamente ora campeggia fuori il liceo. Quanto al confronto però resta cauta. «C’è stata una ragazza che si è rivolta in maniera aggressiva verso la collaboratrice, che si è messa a piangere. Allora è intervenuta la responsabile del liceo. Se quella frase è stata detta mi dispiace e me ne accerterò. Ma è stata estrapolata dal contesto, perché si riferiva alla bidella scossa. La collaboratrice stava solo pulendo e non voleva offendere. Non avrebbe senso togliere uno striscione dedicato a una vicenda così delicata. Da parte nostra – insiste Paoli – non ci sarà mai una mancanza di rispetto verso la memoria».
