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La Locanda De Banchieri eccelle: brilla (ancora) la Stella Michelin

di Redazione Carrara
Giacomo Devoto
Giacomo Devoto

Fosdinovo, riconfermato per il 2026 al ristorante il blasone culinario: «Grazie a tutto il mio staff»

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FOSDINOVO. Non stupisce gli affezionati avventori l’ultimo riconoscimento portato in cucina dallo chef Giacomo Devoto: la sua Locanda de Banchieri brillerà di Stella Michelin anche nel 2026. L’annuncio alla comunità dei clienti gourmet arriva dal profilo Facebook del maestro del mestolo e fa subito scintille come fuoco dai fornelli: innumerevoli sono i commenti-complimenti.

«Arrivarci è un traguardo-unico, riconfermarla è la costanza nel voler sempre far meglio – dice lui – Grazie a tutto il mio staff».

Il locale e il riconoscimento

È una bella soddisfazione, dunque, per chef Giacomo Devoto e per tutto lo staff della Locanda de Banchieri, ristorante di charme, con vista mare, nella frazione di Caniparola (Fosdinovo). Lo è anche per la provincia apuana perché la cucina di Devoto è quella – è l’unica, dalla Lunigiana alla costa – che assicura a Massa-Carrara il blasone Michelin. E per chi ancora non la conoscesse può avere un “assaggio” dando una sbirciatina, per esempio, al menu natalizio che fa l’occhiolino ai clienti consolidati e a quelli futuribili – ai palati raffinati – dalla pagina Facebook del ristorante.

Chi è 

Sarzanese, classe 1981, Devoto ha inaugurato la sua locanda nel 2021 per dare forma all’estro in una cucina italiana di alto profilo. Il ristorante trova casa in una villa padronale del Seicento. Qui Devoto esalta la cultura gastronomica della Lunigiana. Qui, ha costruito un percorso gastronomico fondato sulla sostenibilità e sull’autosufficienza produttiva: l’azienda agricola che circonda la Locanda, di 40mila mq di terreno, è dedicata all’olivicoltura e alla coltivazione biodinamica. Tant’è che Il 70% delle materie prime utilizzate in cucina proviene da lì: verdure di stagione, uova, erbe spontanee, carni e un olio extravergine ottenuto da cultivar autoctone come il leccino e la razzola. Ogni piatto è un frammento di Lunigiana. La tartare di vacca pontremolese con ostrica spezzina e panizza. Il testarolo. Il baccalà alla carrarina. La zuppa di legumi spezzina-Mesciua.

Ultimo dettaglio: già il 2016 aveva portato a Devoto il successo con l’apertura a Sarzana delle Officine del Cibo, ovvero l’incontro della la pizza napoletana con la cucina ligure e lunigianese. E se non è questa la pizza-gourmet, la pizza gourmet non esiste.

Tornando alla stella, per la provincia di Massa-Carrara è la seconda dopo quella di Marco Garfagnini, con il fu Ninan di Carrara, già ventiquattro anni addietro.

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