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Lucca, ztl e portale “salva-targhe”: ecco chi lo utilizza e quanto

di Gianni Parrini

	Un varco a Lucca (foto d'archivio)
Un varco a Lucca (foto d'archivio)

Hotel, cliniche ed enti con il potere di “autorizzare gli accessi

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LUCCA. Finiti i Comics, si torna a parlare delle questioni di cronaca cittadina e tra quelle all’ordine del giorno c’è la vicenda legata al raddoppio dei permessi annuali per l’accesso alla ztl del centro storico, di cui c’eravamo occupati di recente e di cui forniamo un piccolo aggiornamento nel pezzo sottostante. Oltre ai permessi annuali e a quelli giornalieri, c’è un altro canale che permette l’ingresso nella ztl di Lucca. È quello dell’accesso diretto alla white list, il portale con le targhe da salvare – le cui credenziali sono riservate a una settantina di soggetti — fra alberghi, cliniche, Curia e enti pubblici — che si trovano in centro storico. Tali enti sono autorizzati ad inserire direttamente nel sistema che gestisce i varchi le targhe dei veicoli dei propri ospiti o utenti, evitando loro di prendere la multa.

Come funziona

Si tratta di una pratica nata per agevolare turisti e pazienti ma che, con il tempo, è diventata un punto opaco del controllo sugli accessi. Il rilascio dei permessi di accesso alla Ztl è gestito dal Lucca Plus (un tempo Metro), la società partecipata dal Comune che si occupa tra le altre cose dei parcheggi. Per facilitare il lavoro ai responsabili di alberghi, B&B, case di cura e associazioni che si trovano nella zona a traffico limitato del centro storico il Comune ha dato loro un accesso diretto al portale web che registra i numeri di targa delle auto che attraversano uno qualsiasi dei varchi: quelle dotate di un permesso rilasciato da Lucca Plus, collegato alla targa e da esporre sul cruscotto, non vengono multate, per le altre invece c’è la sanzione. A meno che non vengono “autorizzate” da questi soggetti accreditati. Il portale è collegato alle telecamere dei varchi: ogni targa “bonificata” viene automaticamente riconosciuta come autorizzata.

I dati

Nel 2024, secondo i dati ufficiali, le targhe inserite da queste strutture sono state 58.710, più o meno gli stessi del 2023 (59.087). Ecco comunque i primi dieci soggetti per numero di inserimenti registrati nel 2024: in testa resta la Casa di cura Santa Zita (26.209 targhe), seguita dalla Curia arcivescovile (5.496) e dal Real Collegio (2.518). Poi gli alberghi: Hotel Ilaria (2.261), Lucca Crea (2.216), Alla Corte degli Angeli (2.040), Grand Universe (1.933), Affittacamere La Gemma (1.834) e Hotel Palazzo Dipinto (1.577). Numeri che, per alcune strutture, restano alti rispetto alla capienza effettiva.

Il confronto

Ora la domanda a cui occorre dare risposta: 59mila accessi da questo canale sono tanti o sono pochi? Il confronto con il passato è istruttivo e utile per dare una risposta: nel 2014, ad esempio, gli accessi furono circa 59mila, ma nel 2017 proprio il Tirreno aveva documentato 156mila “targhe salvate” e 78 enti accreditati. Al primo posto c’erano Lucca Comics & Games con 55.445 targhe accessi, la Casa di cura Santa Zita con 17.776 e l’Hotel Ilaria 17.544. All’epoca proprio il caso dell’albergo di via del Fosso, che contava 44 camere, aveva sollevato dubbi e richieste di verifiche: un dato così elevato fu giustificato con un errore del portiere di notte.

In conclusione, sulla base dei dati attuali, si può quindi dire che questo canale di accesso alla Ztl è da monitorare sempre con attenzione, ma al momento non si può dire che il traffico eccessivo nella Ztl arriva da qui, dato che i numeri attuali sono nella media.

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