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Fratelli d’Italia a valanga a Lucca: eletto Zucconi, Mammini ko

Fratelli d’Italia a valanga a Lucca: eletto Zucconi, Mammini ko

Il centrodestra sopra il 50% in molti comuni. Nel collegio di Pisa-Livorno battuto Andrea Marcucci. Manuela Bellandi (M5S) verso il Senato

26 settembre 2022
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LUCCA. Più che i numeri, parlano i nomi. Soprattutto quelli degli sconfitti, in questa tornata elettorale, che ha consegnato (come già nel 2018) il territorio lucchese a un predominio di centrodestra. Nell’uninominale alla Camera l’assessore uscente di Lucca Serena Mammini è stata sconfitta dal deputato Riccardo Zucconi, versiliesi di Fratelli d’Italia. Nell’uninominale al Senato la camaiorese Anna Graziani, che correva per il centrosinistra, è rimasta indietro di 15 punti rispetto al pistoiese Patrizio La Pietra (FdI). E non ce l’ha fatta, dopo tre elezioni consecutive, nemmeno Andrea Marcucci che, candidato nel collegio senatoriale di Pisa-Livorno ha alzato bandiera bianca davanti al leghista Manfredi Potenti.

Poi, certo, ci sono anche i numeri. Che raccontano di una dominazione del centrodestra in provincia e, in particolare, di Fratelli d’Italia dentro la coalizione. Se si considerano i 25 comuni della Lucchesia (dunque esclusa la Versilia), in 12 di essi la coalizione conservatrice ha avuto un risultato superiore al 50%, arrivando al 60% di Villa Collemandina. E il partito di Giorgia Meloni fa segnare quasi ovunque numeri sopra il 30%, con le punte del 41 di Villa Basilica e del 42 di Fabbriche di Vergemoli. Un exploit che – abbastanza naturalmente – va anche a discapito degli alleati: sia Lega che Forza Italia sono ben sotto il 10%, perdendo seccamente rispetto ai risultati del 2018 (rispettivamente 22 e 13%).

Sull’altro versante, si contano sulle dita di una mano i comuni nei quali il centrosinistra è riuscito a superare l’asticella del 30%: sono Lucca, Castelnuovo, Molazzana, Pieve Fosciana e San Romano. Risultati, ovunque, trainati praticamente dal solo Pd che, pur vedendo erodere i consensi, rimane il classico albero con qualche cespuglio intorno (Verdi-Sinistra, +Europa e Impegno civico stanno tutti sotto il 4%).

A conti fatti, anche la scommessa del terzo polo non pare riuscita. La lista di Calenda e Renzi, grazie al traino di Marco Remaschi ottiene nel collegio della Camera un risultato migliore rispetto alla media nazionale, ma questo non basta al sindaco di Coreglia per arrivare al risultato che aveva sperato, cioè la terza posizione: è stato infatti battuto anche da Marco Cresci del Movimento 5 stelle.

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