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PL, in volo con SuperMen e Denis

di Alessandro Bernini

	Un'azione del match (foto Stick)
Un'azione del match (foto Stick)

Una grandissima PL batte anche Caserta trascinata da Mennella e Alibegovic: Turchetto gestisce in modo perfetto ed è festa grande in un PalaMacchia esaurito

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LIVORNO. Finisce con Gabrovsek in piedi sul sottopassaggio che lancia i cori, lui che di italiano conosce forse la parola “ciao”. Finisce con Lucarelli che ci mette 20 minuti a fare il giro dei tifosi che gli chiedono un selfie , come fosse Ultimo dopo un concerto. Finisce con Turchetto che alza i pugni verso la Curva Sud, lui che ha sempre la flemma dell’operoso imprenditore del nordest. Finisce bene. Benissimo. In modo eccezionale. Con la PL che gioca la sua più bella partita degli ultimi due campionati, batte Caserta e si isola in testa da sola con 22 punti frutto di 11 vittorie e 1 sconfitta. Stropicciatevi pure gli occhi, magari ripensando a quest’estate quando il domani era un gigante punto interrogativo.

Che spettacolo

Vince la squadra che ha giocato meglio. Con nove giocatori uno più bravo dell’altro (mentre Caserta oggi, senza Laganà, ruota a sette e mezzo), con un allenatore sempre più leader e che non lascia nulla al caso, con un cuore grande così. Partita splendida e spettacolo fantastico grazie anche a un PalaMacchia tutto esaurito che ha fatto tremare mura e vetri. Caserta ci ha provato in ogni modo a rientrare ma mai è tornata sotto i 6 punti di svantaggio. Mai ha dato la sensazione di poterla vincere.

Il nostro Super-Men

Marco Mennella è l’uomo comune che si trasforma in supereroe. Il Clark Kent che entra nella cabina telefonica e diventa Superman. Ecco, lui diventa Super-Men. Impressionante la sua capacità di fare sempre cose utili. Che sia una palla recuperata, una tripla, una difesa d’acciaio. I suoi 10 punti segnati nei primi due quarti hanno scavato il primo solco, quello che alla fine si è rivelato decisivo. State tranquilli che questo ragazzo non se ne andrà: il contratto fino a giugno è una certezza. Sia benedetto il giorno nel quale Turchetto è andato da Farneti a dirgli «Presidente, forse siamo un po’ corti: se si fida di me, prendiamo Mennella». Con l’immediato ok di Farneti, Rossi e Costa.

Il trotto di Denis

Ma è stata anche la domenica del giocatore che forse più di ogni altro aveva un alone di mistero sulla testa, ovvero Denis Alibegovic. Cavallo di razza, da trotto, di quelli che a volte vanno in rottura prolungata e non sai come gestire. “Ali” è diventato “Ali Babà”, un taglialegna che scopre un tesoro. 18 punti in 22 minuti, 4/6 da tre, 8 rimbalzi, 24 di valutazione, tutti i canestri più importanti che nel terzo quarto hanno ricacciato indietro Caserta. Il povero Lardo, lo guardava e scuoteva la testa. Se anche Alibegovic trova continuità, per gli altri si mette male.

Da raccontare

La partita è un libro da leggere con gli occhi innamorati, pagina dopo pagina. Bellissima. Come nelle migliori favole, c’è anche un po’ di poesia, come quando vedi Klyuchnyk che segna i primi 6 punti con due bombe da tre punti. Ma è subito battaglia, di quelle toste, Caserta sorpassa (11-15) finché non entra Mennella: 7 punti consecutivi, una scossa a 230 v. e prima frazione che si chiude 24-21. Come al solito Turchetto gestisce alla perfezione le rotazioni, la PL allunga ancora, va all’intervallo lungo sul 46-35 e raggiunge il massimo vantaggio sul 51-35. Caserta piazza un 4-14 trascinata da D’Argenzio ma sul 55-49 esce dal cilindro Alibegovic che ne mette 8 di seguito facendo venir giù il Palazzo. E sì va all’ultimo quarto sul 67-57. Caserta ci prova ancora, va a meno 6 a 1’50” dalla fine (78-72) ma Leonzio a -53” mette i due liberi della staffa (80-72). Tutti in piedi a cantare, “che bello è, se la domenica la passo con te”. É festa biancoblù. Oggi i tifosi possono davvero essere orgogliosi di questo gruppo.

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